Interessante workshop presso Confindustria di Reggio Calabria
E’ stato ospitato nel salone di Confindustria Reggio il workshop dal titolo ICO, Crypto valute, Smart manufacturing, Startup & C. – Le tecnologie che stanno cambiando il nostro presente, organizzato dalla sezione Terziario Innovativo dell’associazione degli Industriali reggini. Un appuntamento nato nell’ambito della “Settimana europea delle startup” e organizzato in collaborazione il gruppo di lavoro dello “Sportello ImprendiReggioCalabria” e l’associazione Reboot. I lavori hanno visto protagonisti docenti universitari, professionisti e imprenditori, sui diversi temi che riguardano il mondo dell’innovazione e sulle opportunità e strumenti che stanno cambiando in modo profondo lo sviluppo delle imprese e della stessa società.
L’evento si è aperto con i saluti del presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera e dei referenti delle sezioni Agroalimentare e Terziario innovazione, Giuseppe Quattrone e Angelo Marra.
Diversi gli argomenti trattati nel corso del workshop che ha fatto registrare la partecipazione di tanti studenti, dallo smart manufacturing, all’intelligenza artificiale, ai rischi e opportunità dell’ecosistema crypto, fino alle startup e alle possibilità di sopravvivenza delle giovani imprese.
“In Calabria – ha detto Riccardo Barberi, ordinario Fisica Unical e presidente Calpark – è in corso il bando per i poli d’innovazione e uno di questi è dedicato allo smart manufactoring. Esiste dunque un potenziale calabrese di rilievo in questo ambito come testimoniano ad esempio le esperienze del Calpark che riguardava l’innovazione nel campo dei materiali e della produzione, ma anche il distretto Matelios di Lamezia. Dunque un potenziale importante, in larga parte di natura pubblica, che andrebbe messo a sistema in stretta sinergia con i bisogni delle aziende”.
Sulle criptovalute si è poi soffermato Antonio del Pozzo, ordinario di Contabilità e bilancio università di Messina evidenziando che “i bitcoin sono solo la punta di un iceberg molto più grande. Si tratta di capire quale di queste valute riuscirà a conquistare la fiducia delle persone soprattutto come strumento di implementazione di applicazioni, ad esempio gestione di archivi, tracciabilità dei prodotti, gestione dei clienti”.
Il maker, Paolo Mirabelli, ha parlato di intelligenza artificiale e realtà virtuale ricordando che “proprio in questi giorni Google ha rilasciato un nuovo corso online gratuito. Dunque si tratta di un settore in costante evoluzione, tanto nell’ambito civile quanto in quello militare e legato alla sicurezza”.
Gli esisti di un’indagine empirica sono stati poi illustrati da Domenico Nicolò, ordinario di Economia università Mediterranea, in merito al rischio finanziario delle startup. “Quest’ultimo è un fattore che influisce negativamente sulla sopravvivenza delle imprese a cinque anni, specie su quelle che non hanno un’adeguata capitalizzazione. Quelle che invece nascono con un capitale sociale di almeno 50mila euro sopravvivono, sia pur con elementi di criticità sotto i profili operativo e finanziario. Per fare un’impresa, dunque, e sperare che essa sopravviva occorre puntare su una solida capitalizzazione. Poi si può anche far ricorso all’indebitamento, si può anche investire tanto ma se ha risorse proprie riesce a superare le forche caudine che ci sono al passaggio tra il quinto e il sesto anno.
Spazio anche al tema ICO, ovvero la raccolta fondi per le imprese, effettuata tramite monete virtuali (Bitcoin, Ethereum etc). “Uno strumento – ha detto Eugenio Ionà, associazione Innovativamente e co founder Noibot.com – in grado di raggiungere cifre sopra il milione di dollari in tempi brevissimi. La nostra community tecnologica per startup e liberi professionisti, in forte crescita in Calabria, ha deciso di far rete tra tutte quelle “figure” che si occupano di Blockchain, ICO e Criptovalute (programmatori, imprenditori e investitori). A breve a Catanzaro, organizzeremo un grande evento sul tema”.