Elezioni Messina, boom di aspiranti Sindaco: 10 candidati per Palazzo Zanca, il Centro/Destra tenta lo “scacco matto” [NOMI]

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Elezioni Messina, tra tre mesi le Comunali: grande corsa a Palazzo Zanca per il post-Accorinti

Tre mesi esatti. Dovrebbero tenersi il 10 Giugno 2018 le elezioni comunali in Sicilia, in base alle ultime indiscrezioni che arrivano dalla Giunta Regionale. Si voterà in 137 Comuni, tra cui 5 capoluoghi: Catania, Messina, Siracusa, Trapani e Ragusa. Per Messina si tratta di un appuntamento molto importante e atteso da anni: in città serpeggia un grande malcontento nei confronti dell’Amministrazione Accorinti, eletto al ballottaggio cinque anni fa quando il professore di educazione Fisica, storico attivista No-Ponte, al primo turno s’era fermato al 24% dei voti beffando Felice Calabrò del Pd che al primo turno aveva ottenuto il 49,94% dei voti sfiorando la vittoria per una manciata di voti.

Adesso la legge elettorale è cambiata, e per vincere al primo turno basta raggiungere il 40% delle preferenze. Ma il rischio di un altro ballottaggio è alto, vista la grande frammentazione che si prospetta in vista delle prossime amministrative. I candidati a Sindaco saranno almeno dieci. I nomi dei big (quelli, cioè, candidati dai principali partiti) sono ancora un’incognita. A partire dal Movimento 5 Stelle, che nella sua storia non è ancora mai riuscito ad entrare a Palazzo Zanca neanche con un misero consigliere, e che nel 2013 si fermava al 2,9% dei voti.

Nelle recentissime elezioni politiche del 4 marzo, Messina è stata una delle città d’Italia più generose con i grillini che hanno sfiorato il 45% ottenendo il 44,81% dei voti. Ma la ricandidatura di Accorinti rischia di frantumare un bacino di elettori estremamente eterogeneo, che in occasione delle elezioni comunali avrà una naturale frantumazione. Il Movimento ha pensato all’ing. Gaetano Sciacca (nella foto a destra), ma non ha ancora ufficializzato la scelta. Certamente sarà una campagna elettorale in cui, qualsiasi sia il candidato, i grillini dovranno spiegare perchè scegliere il loro nuovo aspirante Sindaco rispetto ad Accorinti, e Accorinti dovrà spiegare perchè votare nuovamente lui anzichè il candidato grillino. Si rivolgeranno allo stesso mondo, agli elettori del “no”, al mondo dell’antipolitica, dei rancori sociali, dell’assistenzialismo, del pacifismo fondato sull’anarchia. E alla luce del recente exploit a cinque stelle, e del flop di Accorinti da Sindaco, il risultato sembra scontato. Ma da qui al 10 Giugno succederanno molte cose a livello nazionale e qualche passo falso di Di Maio & company potrebbe cambiare le cose anche in riva allo Stretto. Quelle frange di elettori che valgono il 25-30% decideranno il destino sia di Accorinti che del Movimento 5 Stelle.

Dall’altro lato c’è il Centro/Destra che nel 2013 nonostante la candidatura di Garofalo, si fermava al 18,5%: era il momento peggiore del Pdl che superava di poco il 10%. Adesso lo scenario politico è cambiato, dopo cinque anni di opposizione a livello comunale, regionale e nazionale. E in molti tornano a riporre speranze in quella coalizione che cinque anni fa era additata come la lebbra. Alle recenti politiche, Forza Italia ha sfiorato il 21% in città, ma la coalizione nel suo complesso ha superato il 30%. Alle recenti regionali siciliane, in città la coalizione che supportava la candidatura a governatore di Nello Musumeci è arrivata al 40,1%. Ecco perchè il Centro/Destra oggi sa di essere l’unica forza a poter tentare il colpaccio al primo turno, e sta cercando di mettere d’accordo tutte le proprie anime per una candidatura ampiamente condivisa.

Crescono gli apprezzamenti per l’idea di schierare per la guida del Comune il professor Dino Bramanti, stimato neurologo di fama internazionale, dal 14 marzo del 2006 superdirettore Scientifico dell’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” e recentemente confermato componente del Consiglio Superiore di Sanità. Meno di due mesi fa Accorinti l’ha premiato a Palazzo Zanca proprio per il rinnovo della prestigiosa nomina scientifica: una sorta di passaggio di consegne anticipato? Quello di Bramanti è un profilo indicato da Forza Italia, su cui c’è stata piena convergenza, ma apprezzato anche dal resto della coalizione. Bramanti arriva dal mondo universitario e riuscirebbe certamente a strappare molti consensi al Centro/Sinistra, che si trova tremendamente frammentato.

I recenti disastrosi risultati di Pd + Liberi e Uguali (20,1% alle politiche, 19,8% alle regionali) lasciano immaginare che l’unica chance è quella di aspirare al ballottaggio. Ma con quale candidato? Oggi il consigliere comunale eletto proprio nel centro/sinistra cinque anni fa, Daniele Zuccarello, ha presentato la propria candidatura a Sindaco con una lista civica. E mentre al Centro ci sono già Cateno De Luca e Giovanni Ardizzone in corsa per Palazzo Zanca, il Pd rischia di rimanere schiacciato tra il reazionario populismo di sinistra tra grillini e accorintiani, e le numerose candidature che stanno nascendo dal basso mentre il partito si trova in frantumi.

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