Olimpiadi Invernali 2026, Torino sogna il bis. Grillo spiazza tutti, “è una grande occasione” e il Movimento 5 Stelle si spacca

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Olimpiadi Invernali 2026 a Torino, Grillo cambia idea e il Movimento 5 Stelle si spacca

SEMPREVIVA - FOTO ARCHIVIO: BEPPE GRILLOTorino sogna uno storico bis olimpico nel 2026, esattamente venti anni dopo l’edizione 2006 che ha cambiato la città migliorandola sotto ogni profilo. I punti qualificanti dello studio di pre fattibilità illustrato dalla Camera di commercio per la candidatura di Torino a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 prevedono che siano sostenibili, a basso impatto ambientale e costo di realizzazione, ad alto tasso di riutilizzo e rilancio delle infrastrutture esistenti a cui si aggiunge una grande riconversione delle opere nel post olimpico.  “Secondo i nostri studi che hanno preso in esame il lascito dei Giochi del 2006 – ha sottolineato il presidente dell’ente camerale, Vincenzo Ilottele Olimpiadi del 2026 costerebbero due miliardi di euro, uno in meno di quelle passare e, oltre ad essere di basso impatto ambientale, non comporterebbero un euro di spesa da parte degli enti pubblici, permetterebbero di valorizzare gli investimenti gia’ fatti, privilegiando il riutilizzo e il rilancio dell’esistente e sarebbero pronte gia’ due stagioni prima con il vantaggio di offrire un evento piu’ lungo per il territorio da poter sfruttare anche sotto l’aspetto turistico“.

olimpiadi torino 2026“Il nostro – ha proseguito Ilottenon e’ un dossier di candidatura ma uno studio che consegneremo alla sindaca della Citta’, Chiara Appendino, cui spetta il compito di far partire la manifestazione di interesse che deve essere presentata alla fine del mese firmata della Citta’, dal Coni e dal Comitato promotore. Dopodiché – ha aggiunto – entro ottobre il Cio sceglie le citta’ che possono passare alla fase di candidatura che va presentata entro l’11 gennaio del prossimo anno. Ad aprile va consegnato il dossier completo di tutte le candidature in vista della scelta del Cio nel settembre 2019“. Escludendo, infine, la possibilità di fare le Olimpiadi invernali insieme a Milano, “Mito in questo caso sarebbe una strada sbagliata, piu’ costosa e con minori ricadute sul nostro territorio“, Ilotte ha invitato tutti “ad agire con senso di responsabilita’, evitando i capricci e i no aprioristici. C’e’ una opportunità unica non sprechiamola”.

torino 2026Ma Torino è governata dal Movimento 5 Stelle, su cui si accendono i riflettori. Beppe Grillo cambia idea dopo il categorico “No” alle Olimpiadi di Roma. Durante un’assemblea di attivisti del Movimento 5 Stelle a Torino, Grillo ieri sera ha detto che “Le Olimpiadi sono una grande occasione per Torino e per il Movimento. Dimostreremo di saperle fare a zero debiti e in modo sostenibile“. Anche la sindaca Chiara Appendino si è detta favorevole e ieri sera ha presentato agli attivisti una lettera da inviare al Cio per comunicare la manifestazione di interesse ad avviare un dialogo per decidere se candidare la citta’ ad ospitare di nuovo i Giochi Invernali. La manifestazione di interesse non vuol dire presentare il dossier di candidatura ma l’avvio di un dialogo/trattativa con il Cio che durerà fino a luglio quando il Comitato ufficializzerà le condizioni contrattuali.

Il Movimento 5 Stelle, però, si spacca al suo interno. “Grazie Beppe, ora vogliamo il raddoppio del tunnel di base del Tav”. E’ l’ironico commento comparso sulla pagina Facebook del gruppo ‘No Torino 2026 – le Olimpiadi del debito’. Il riferimento e’ all’endorsement di Beppe Grillo al progetto di riportare nel capoluogo piemontese un’edizione dei giochi olimpici. “Tra tutti quelli che avrebbero potuto esserlo – si legge – nessuno si aspettava che l’asso nella manica pro Olimpiadi della dirigenza pentastellare torinese fosse proprio lui, Beppe (Grillo eh, non Sala, il Sindaco di Milano). E dopo il prestigioso endorsement, lo short track e la pubblicita’ della Coca Cola all’Oval sono piu’ vicini”. Del gruppo fanno parte alcuni consiglieri comunali grillini che sono contrari al progetto.

torino 2026 studiA proposito di consiglieri comunali di Torino: Deborah Montalbano, eletta nel Movimento 5 Stelle, ha deciso addirittura di abbandonare il partito ed è passata al gruppo misto. “Un grande sogno stasera per me muore definitivamente, con la voce più autorevole fra tutte le voci. E’ tutto finito, questa e’ l’unica verità coerente, tutto il resto e’ falsificazione, mala fede”, scrive Montalbano. “Resta solo una grande preoccupazione per tutto ciò che verrà e la consapevolezza ma anche la speranza che un nuovo sogno nascerà tutto da capo”.

Anche i grillini Francesca Frediani e Davide Bono, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale M5S in Piemonte, sono contrari: “il Regolamento olimpico parla chiaro: e’ impedita la candidatura ai Paesi in cui si terra’ la sessione del Cio deputata a decidere il prossimo evento. E la riunione del Comitato Olimpico Internazionale e’ prevista proprio nel nostro paese, a Milano”. “La norma non e’ interpretabile diversamente ed e’ ampiamente nota a tutti gli addetti ai lavori del mondo dello sport. Una regola di buonsenso che evita ai paesi ospitanti l’assemblea Cio eventuali e imbarazzanti conflitti d’interesse. Cambiare le regole in corsa sarebbe impensabile e l’attuale dibattito mediatico si basa su presupposti completamente errati”. “Stupisce che tutti i sostenitori dell’evento non abbiano tenuto conto di questo aspetto. Come e’ stato redatto il dossier se non si sono tenute in debita considerazione le norme stilate della stesso Cio? Con tutti i professionisti che si sono spesi per l’evento olimpico a Torino perche’ nessuno ha approfondito questi aspetti? Questi sono gli interrogativi che dovrebbero appassionare i media e gli addetti ai lavori anziche’ alimentare un dibattito fondato sul nulla. Proprio per questo, come gia’ ribadito in sede di Capigruppo regionale, non ci faremo coinvolgere in sterili e propagandistiche discussioni in aula peraltro proposte da chi ha abbandonato anzitempo la Regione per il Parlamento”.

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