Reggio Calabria, processo “Fata Morgana”: annullata anche l’accusa di “associazione segreta” per Paolo Romeo

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Reggio Calabria, annullata anche l’ultima accusa per Paolo Romeo nel processo “Fata Morgana”

Stamattina la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato dagli avvocati Cutrupi e Morace per conto di Paolo Romeo, e ha ritenuto valide le argomentazioni della difesa al punto da annullare senza rinvio la l’ordinanza di custodia cautelare per quanto riguarda l’accusa di “associazione segreta“, che era l’ultimo capo d’imputazione relativo all’inchiesta “Fata Morgana”. Adesso si attende il 6 Aprile la sentenza della Cassazione sull’operazione “Mamma Santissima”, che potrebbe portare alla  definitiva scarcerazione di Romeo. Intanto si registra la carenza di motivazioni assolute rispetto alla formazione di questa fantomatica “associazione segreta”, e proprio ieri il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere  che, nell’agosto del 2016, aveva raggiunto l’allora senatore Antonio Caridi, libero da qualche ora. Il Tribunale reggino, dopo oltre due anni, ha  escluso la  partecipazione di Antonio Caridi alla struttura segreta della ‘ndrangheta, al medesimo contestata nell’ambito del processo Gotha in corso di celebrazione a Reggio Calabria, e ne ha disposto la rimessione in libertà.  A questo punto sorge spontaneo chiedersi chi facesse parte di questa “cupola” ndranghetistica se, uno ad uno, soprattutto i soggetti più importanti coinvolti nelle indagini, vedono riconosciute dalla giustizia le loro ragioni dopo anni di fango e sofferenze che, comunque, nessuno potrà mai restituirgli.

Ecco la nota degli avvocati:

Gli avvocati Carlo Morace e Fabio Cutrupi, difensori dell’avv. Paolo Romeo, esprimono soddisfazione per la decisione della V Sezione della Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio l’ordinanza di custodia in carcere per il reato di associazione segreta aggravata da finalità mafiose contestata al loro assistito nel processo Gotha in corso di celebrazione a Reggio Calabria. Con questa sentenza, che segue una precedente decisione di annullamento con rinvio, la Suprema Corte esclude direttamente, per insufficienza degli elementi di prova, la gravità indiziaria sia sulla esistenza dell’associazione segreta, sia sulla direzione della stessa da parte dell’avv. Paolo Romeo.

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