La Regione Calabria, si è precisato, è la prima ed unica regione italiana ad aver previsto un intervento del Programma di Sviluppo Rurale a sostegno della produzione apistica
Un incontro molto partecipato, al quale erano presenti, oltre al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari Carmelo Salvino, all’Autorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro, Zanfino e al Dirigente di settore Pasquale Celebre, numerose associazioni di apicoltori, rappresentanti delle associazioni di categoria e apicoltori singoli, che hanno tutti espresso il loro apprezzamento per questa nuova e importantissima misura del PSR, che va a supportare e tutelare un settore vitale per l’economia calabrese. La Regione Calabria, si è precisato, è la prima ed unica regione italiana ad aver previsto un intervento del Programma di Sviluppo Rurale a sostegno della produzione apistica e questo importante risultato è frutto di un lungo confronto e braccio di ferro con la Commissione Europea che, alla fine, riconoscendo la bontà degli obiettivi della Regione Calabria, ha deciso, in data 28 febbraio 2018, di concedere una modifica al PSR Calabria 2014/2020.
Decisione di grande rilevanza, considerato che il Dipartimento Agricoltura si è speso in maniera particolare per il settore apistico regionale, che da antichissima tradizione è divenuta una vera e propria professione.
In Calabria, infatti, oggi, l’apicoltura ha raggiunto un elevato grado di specializzazione, si è dotata di tecniche di allevamento moderne, con la realizzazione di grandi produzioni di qualità e varietà (arancio, sulla, eucalipto, castagno, clementine, melata, ecc.) e gli operatori del settore, seppur ancora poco orientati all’associazionismo, si sono specializzati.
Fino ad oggi il sistema apistico regionale era sostenuto da un piano triennale con una dotazione finanziaria pari a 1.353.000,00 Euro per il finanziamento dei seguenti interventi: assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori; lotta alla varroasi; acquisto attrezzature per l’esercizio del nomadismo; misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario; collaborazione con gli organismi specializzati nella realizzazione di programmi di ricerca nel settore dell’apicoltura; monitoraggio del mercato; miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato.
I beneficiari dell’intervento sono aziende agricole che praticano l’apicoltura (e producono quindi miele, cera d’api, pappa reale o gelatina reale, polline, propoli, veleno d’api, api e api regine, idromele e aceto di miele) in Calabria, singole o associate.
Il sostegno è costituito da un premio di 22 Euro ad alveare, erogato annualmente, per una durata di 5 anni.
“La nuova misura del PSR Calabria relativa all’apicoltura per la preservazione della biodiversità- ha affermato il Consigliere regionale con delega all’Agricoltura Mauro D’Acri – è un risultato importantissimo per la Regione Calabria e per un settore prezioso ed in crescita sul quale bisogna investire maggiormente. Siamo riusciti a far accogliere le nostre istanze alla Commissione Europea e a portare a casa risorse notevoli che daranno linfa vitale al comparto apistico. Voglio sottolineare – ha concluso D’Acri – che in Europa solo altre cinque regioni hanno attivato un intervento a tutela del settore apistico: Catalogna, La Rioja, Andalusia, Aragona in Spagna, e Corsica in Francia”.