Salvini parla una settimana dopo il voto, ecco cos’ha detto alla scuola politica della Lega
Sull’Europa Salvini dice che “Se ci sono vincoli e norme europee che riusciamo a rispettare li rispettiamo. Altrimenti per me quei vincoli per me valgono meno di zero. Prima vengono gli italiani” e cita l’esempio di Galileo, “costretto ad abiurare. Mi viene in mente Draghi, quando dice che l’euro e’ irreversibile. Conoscete qualcosa di irreversibile? Io penso che nulla e’ irreversibile, specialmente in economia“, spiega il leader della Lega alla Scuola di Politica. “I vincoli Ue? Se ci aiutiamo a crescere li rispettiamo, altrimenti per me quei vincoli valgono zero, prima vengono gli italiani. Il voto di domenica scorsa – aggiunge- e’ un segnale di speranza non solo per gli italiani, ma per tutti quei popoli che vogliono rimettere al centro uomini e donne in quanto tali. Lunedì sarò per l’ultima volta a Strasburgo”, ha aggiunto Salvini, “mi hanno detto che ci sono facce tesissime, preoccupatissime” per il risultato elettorale in Italia. “Sarà la mia ultima volta lì, adesso sono un Senatore della Calabria“.
“Grillo sulle Olimpiadi ha cambiato leggermente parere, a Roma non andava bene ma a Torino si’. Noi, da forza di governo, ne parleremo, perché tutto quello che porta l’Italia a crescere e’ per noi ok. Ovviamente nel rispetto del territorio” ha detto ancora Salvini.
Per le presidenze delle Camere, “penso che fare il contrario di quello che gli italiani hanno scelto la settimana scorsa sarebbe una follia, e ci sono due forze politiche che hanno vinto le elezioni, non e’ difficile capire con chi si ragionerà” ha detto Salvini. Che ha anche ironizzato: “Mi sono tolto una piccola soddisfazione: stasera dopo le elezioni ero stato invitato in trasmissione da Fazio e ho detto ‘No grazie, faccio altro’. Non gli mancano ospiti importanti… possono invitare Saviano e Gad Lerner, che cosa gliene frega del piccolo leghista razzista…“
“Non ho chiesto il voto degli italiani per fare il presidente del Senato“. Salvini ha replicato così, a margine di un incontro della Scuola politica della Lega, a chi gli ha chiesto se accetterebbe di essere indicato come presidente del Senato. Riguardo i nomi di Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli che circolano in queste ora come possibili candidati alla seconda carica dello Stato, Salvini non ha voluto commentare: “Abbiamo 183 parlamentari“, si è limitato a rispondere