Il candidato del centrosinistra ai microfoni di StrettoWeb: “La mia sfida? Fare di Messina la città in cui credere”
Chiediamo a Saitta di commentare la campagna elettorale dei suoi avversari: “Alcuni candidati probabilmente per coprire un vuoto di programma hanno preferito alzare i toni. Abbiamo assistito a dei passaggi francamente incomprensibili: mi riferisco al patto di non belligeranza fallito dopo poche ore, così come la non notizia della convergenza del consigliere sul candidato sindaco del centrodestra. Io- dichiara– mi sto tenendo sui contenuti. Noi cerchiamo di fare la nostra strada, proponendo ai messinesi la nostra visione della città, le nostre priorità e sono convinto che i cittadini sapranno premiare il nostro approccio“.
E sulla notte del 10 giugno ci dice:
“Quella notte mi vedo lanciato dai messinesi al ballottaggio, con grande entusiasmo“. Mentre sull’ avversario con cui immagina di confrontarsi al ballottaggio dichiara: ” Con chi andrò al ballottaggio lo decideranno i messinesi. Io ho rispetto per tutti i candidati e per la democrazia. La parola è dei cittadini e non dei candidati. Io guardo i miei programmi, la mia coalizione che si rafforza sempre più. Guardo il dialogo con i cittadini per arricchire il mio programma”.
E proprio sul programma, sabato scorso Saitta ha iniziato ad accennare alcuni contenuti: i pilastri del suo programma sono lo sviluppo, il lavoro e i giovani. Saitta punterà alla riorganizzazione della macchina comunale, all’apertura delle porte ai giovani con concorsi: “Da troppo tempo il Comune ha le porte sbarrate all’ingresso di nuove forze lavoro. Punteremo alla riorganizzazione della macchina comunale per consentire al Comune di mettere davvero ogni centesimo di risorse disponibili a disposizione della città”. Altro punto del programma la costruzione di un ufficio di pianificazione strategica destinato esclusivamente ad intercettare ogni linea di finanziamento possibile. E sul piano regolatore della città dichiara: “Il piano presentato dall’assessore De Cola va analizzato e confrontato con la nostra visione, ma va anche portato rapidamente ad approvazione perché la città ne ha bisogno”.
Con Saitta commentiamo infine i cinque anni di amministrazione Accorinti:
“L’Amministrazione Accorinti in alcuni singoli settori ha fatto registrare significativi passi in avanti. A merito di Renato Accorinti metto il grande slancio ideale con il quale ha affrontato la candidatura, la grande passione. La boccerei per il fatto che nel complesso la città non ha fatto un passo in avanti, per dare più peso ad un approccio ideologico non si è consentito a Messina di avere quello sviluppo che pure un’amministrazione come la sua avrebbe potuto dare. Da sindaco avrei fatto di tutto perchè il G7 diventasse una vetrina mondiale di rilancio della nostra città, più che l’affermazione di principi ideali che, per quanto condivisibili, nulla lasciano sul territorio. Avere i riflettori di tutto il mondo puntati su Messina avrebbe potuto offrire alla città l’opportunità di essere conosciuta per le sue qualità. Invece la città il G7 l’ha vissuto davanti alla tv”.