Reggina, adesso Falcomatà spieghi alla città cosa sta succedendo: davvero Praticò è un “orco cattivo”? I tifosi hanno diritto di sapere

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Reggina, tanto polverone per nulla: gli intermediari del misterioso acquirente sponsorizzato da Falcomatà si ritirano arrampicandosi sugli specchi. E Praticò, che in questi anni ne ha combinate di tutti i colori, merita una lancia spezzata a favore. Perchè non ci vuole niente a finire dalla padella alla brace…

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Nel giorno di San Giorgio, santo patrono della città di Reggio Calabria, salta ufficialmente la trattativa per la cessione della Reggina di Praticò a un “misterioso” acquirente (la cui identità rimane ignota) di cui tanto s’è parlato nelle ultime settimane. Un comunicato stampa firmato dagli avvocati Sfara e De Salvo annuncia il ritiro della manifestazione d’interesse spiegando i dettagli della trattativa secondo il loro punto di vista, precisando che la famiglia Praticò avrebbe “rifiutato senza motivo la sottoscrizione di un accordo di riservatezza sul nome dell’investitore” e non avrebbe concesso di poter “visionare i bilanci della società e la documentazione relativa a crediti e debiti sportivi“. E quindi “appare evidente il motivo per il quale nessuna offerta può essere presentata, non avendo alcuna contezza della situazione patrimoniale della società“.

Ma questa storia non può certo finire così. Gli avvocati, nel comunicato, ringraziano il Sindaco Falcomatàper la disponibilità e la serietà con cui ha gestito gli incontri” tra le parti. Pochi giorni fa era stato proprio Falcomatà a benedire questo misterioso imprenditore interessato alla Reggina. Il Sindaco, con un comunicato ufficiale, il 18 Aprile (quindi appena 5 giorni fa) fa annunciava di aver incontrato gli intermediari avendo modo di “apprezzare la concretezza della proposta in corso di definizione, manifestando la disponibilità degli Enti territoriali, Comune e Città Metropolitana, a favorire e supportare ogni sana iniziativa imprenditoriale privata che rappresenti la volontà di investire sul territorio reggino, determinando un valore aggiunto in termini economici, sociali ed occupazionali“. Nel comunicato ufficiale si leggeva anche che “i rappresentanti del gruppo imprenditoriale hanno infine comunicato al sindaco l’imminente avvio della trattativa con la compagine societaria attualmente proprietaria della Urbs Reggina“.

Cosa sia cambiato in questi 5 giorni la città ha il diritto di saperlo. E Falcomatà, che due anni e mezzo fa allontanava a pedate Nick Scali facendo perdere alla città e alla Reggina l’ultima vera grande occasione di rilancio, adesso ha sponsorizzato un misterioso acquirente rimasto nell’ombra dall’inizio alla fine: da Sindaco, ha l’obbligo etico, morale e sociale di spiegare alla città cos’è successo davvero. Se il Sindaco ritiene che la famiglia Praticò abbia rifiutato (tra l’altro senza un apparente motivo) una succosa offerta di un nuovo Abramovic che avrebbe portato la Reggina in Champions League nel giro di tre anni, come pare siano state convinte alcune frange della tifoseria, o se invece la verità è un’altra. E cosa c’è realmente dietro tutto questo polverone.

Intanto il primo cittadino che da due anni parla di “sport della città in rilancio” deve registrare il profondo baratro senza precedenti della città che Reggio Calabria ha raggiunto proprio dopo 4 anni di amministrazione Falcomatà.

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