Reggio Calabria, forze dell’ordine tentano di allontanare i rom dall’ex Polveriera dopo l’ordinanza del Sindaco Falcomatà [FOTO e INTERVISTE]

StrettoWeb

Tentativo di sgombero all’ex Polveriera di Ciccarello a Reggio Calabria dopo l’ordinanza del Sindaco Falcomatà

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

“Ancora una volta la mediazione sociale cede il passo all’ uso della forza. Questa la scelta del Comune per le famiglie del’ex Polveriera, oggetto di un’ordinanza sindacale per lo sgombero e il trasferimento in alloggi confiscati per un periodo di sei mesi. L’operazione è paradossale e grave: si allontanano le famiglie da un pericolo e dal ghetto per inserirle in un’altra situazione di pericolo, non meno grave, offrendo un alloggio solo per 6 mesi. Si continua a maltrattare queste persone e a non garantire loro il diritto all’alloggio. Oggi le forze dell’ordine sono all’ex Polveriera per lo sgombero forzato delle famiglie che nei giorni scorsi avevano motivato il rifiuto della sistemazione per ragioni di sicurezza e di incertezza sul loro futuro, a conclusione del periodo previsto per la sistemazione alloggiativa”. Lo afferma in una nota Cristina Delfino e Giacomo Marino – Direttivo Associazione “Un Mondo di Mondi”.

Nell’ordinanza di sgombero erano state riscontrate anche altre anomalie, relative alla composizione dei nuclei familiari e all’esclusione di alcune famiglie residenti nell’area a rischio individuata dall’ordinanza.  Nei giorni scorsi sono state inoltre segnalate delle difficoltà ambientali negli alloggi  confiscati alla ndrangheta, previsti nei decreti di assegnazione temporanea. In queste condizioni di insicurezza non si può certo ottenere l’inclusione abitativa da sempre richiesta da queste famiglie. Questa, che non può in alcun modo essere considerata un’azione di antimafia, sembra piuttosto un’operazione di “marketing” elettorale sulla pelle della povera gente. La scelta dell’amministrazione Falcomatà non può che richiamare alla memoria lo sgombero dell’ex Caserma Cantaffio (208), voluto dall’ex sindaco Giuseppe Scopeliti nel 2007, alla vigilia della campagna elettorale del 2007. Anche allora si scelse di delegare una questione sociale alle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa e si evitò il peggio solo grazie alla mediazione dei volontari e al buon senso dimostrato dai coordinatori degli agenti di polizia. Sarà ancora una volta questa l’immagine dello Stato che si vorrà mostrare alle famiglie, alle bambine e ai bambini dell’ex Polveriera, nati e cresciuti in baracche fatiscenti? La risposta sarà data in queste ore“.

 

Condividi