Aeroporto dello Stretto, Amodeo: “nulla è stato fatto per lo scalo di Reggio Calabria”

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Il Segretario Regionale della UILT Calabria ritiene insostenibile la situazione che ha colpito il sistema aeroportuale regionale

Il Segretario Regionale della UILT Calabria, Luciano Amodeo, fa il punto della situazione, riferendosi all’insostenibile situazione che ha colpito il sistema aeroportuale regionale, gestito unicamente da S.A.CAL. S.p.A.. “Avevamo riposto la nostra fiducia in una società consolidata nel settore, ma come noto ancora ad oggi nulla è stato fatto per lo scalo di Reggio Calabria, mentre quello di Crotone stenta a decollare” “Occorrono politiche di sviluppo ad oggi rimaste silenti e non incisive”. Continua il segretario regionale affermando che, “ più volte è stato rivendicato a S.A.CAL. il ripristino di corrette relazioni industriali per mettere in campo strategie sinergiche finalizzate alla crescita del sistema aeroportuale calabrese. Tuttavia, probabilmente l’unico pensiero della società lametina, sino ad oggi, è stato quello di creare precarietà e false promesse ai lavoratori reggini che, dopo aver subito una netta razionalizzazione delle risorse ,oggi impiegate presso lo scalo dello stretto, con ridimensionamento del bacino, oggi si trovano di fronte  alla scadenza del contratto a tempo determinato (seconda proroga), prevista in data 31 maggio c.a. ed ad un   nuovo avviso di selezione emesso lo scorso marzo che, a molti degli interessati, non ha dato la possibilità di partecipare ai colloqui finalizzati all’assunzione a tempo interminato”.

Ci chiediamo allora: perché i lavoratori con ampia esperienza pregressa, ed assunti da S.A.CAL. S.p.A. lo scorso luglio, a distanza di 10 mesi non sarebbero più idonei a svolgere la medesima mansione? C’è forse una discriminazione in atto, oppure è semplice casualità?? Ci chiediamo inoltre, perché manca ancora ad oggi una forte presa di posizione da parte delle Istituzioni, nonostante il presidente Oliverio si sia espresso in modo solidale nei confronti dei prossimi esodati che andrebbero ad aggiungersi ai 67 circa dell’anno scorso più l’indotto? Di fronte a questi irrisolti interrogativi, ed in attesa di opportune risposte, la UILT Calabria ha proceduto ad avanzare l’iter burocratico per l’impugnazione del bando di selezione nonché i contratti di lavoro a tempo determinato. Forse, non è chiaro a tutti che si è creato un problema enorme di natura sociale, dettato dalla disperazione delle famiglie, rimaste prive di salario e prive di prospettive future, andandosi ad aggiungere a quello di tutti i lavoratori calabresi precari od esodati che, nel 2017, hanno segnato un record importante nella regione. In riferimento all’assenza di relazioni industriali, ad una politica unilaterale di S.A.CAL. che sembra aver voluto bandire il confronto con le parti sociali, sulle tematiche riguardanti Reggio e Crotone, preoccupandosi, in un momento così cruciale, di formulare avvisi di selezione (di prossima uscita) per il reperimento di personale stagionale (senza considerare la possibilità di reintegro degli esodati), in supporto  all’incremento di voli estivi sullo scalo di Lamezia”. Il segretario regionale Luciano Amodeo afferma: “Siamo molto felici per gli sviluppi riguardanti l’infrastruttura lametina garantendo in tal modo lavoro e servizi, ma al tempo stesso, ci chiediamo per quale motivo non si sfruttino adeguatamente i bacini di utenza rappresentati dalla popolazione dell’area Metropolitana e da quella Crotonese, per aumentare l’operatività degli scali, e quindi dei servizi offerti e del lavoro”. Per tali motivi la UILT Calabria, schierandosi in favore, della legalità e di tutto il personale “perdente posto”, oltreché degli esodati nel 2017 (per i quali ancora ad oggi non vengono rappresentate possibilità di ricollocazione), domani (16 maggio c.a.) incontrerà la S.A.CAL. presso la Prefettura di Reggio Calabria, nel tentativo estremo di trovare un utile soluzione salvaguardante l’occupazione presso lo scalo reggino, e di poter essere messi a conoscenza sui piani di sviluppo (se esistenti) riferiti al sistema aeroportuale regionale. “Se l’esperimento della seconda fase delle procedure amministrative di raffreddamento dovesse risultare ancora una volta negativa, in congruenza ai tempi dettati dalle leggi vigenti, andremo senza alcun dubbio all’azione di sciopero entro il 31 maggio c.a.” Ad aggravare la precaria situazione dei livelli occupazionale nel settore del T.A., sull’infrastruttura reggina, incide fortemente quella riguardante il personale Alitalia presente sugli scali di Reggio e Lamezia (circa una 50 di unità) assoggettato alla CIGS, ed in assenza di prospettive future chiare. Una situazione che potrebbe aggravarsi ulteriormente a causa dal possibile taglio del collegamento periodico tra Reggio e Torino (ad oggi effettuato il martedì e giovedì), che a quanto pare potrebbe essere sostituito dalla compagnia low cost rumena a partire dal prossimo giugno. “Perché inserire collegamenti poco strategici, in quanto, già esistenti, invece di creare nuovi slot riguardanti destinazioni utili, nazionali ed internazionali, aumentando la sperat operatività dello scalo?” Il segretario regionale conclude : “Occorrono competenze e volontà politiche affinché gli aeroporti di Reggio e Crotone possano tornare ad esprimere il loro massimo potenziale. Il silenzio della politica è assordante e poco incisivo. E’ ora di dire basta alle assurde iniziative unilaterali di S.A.CAL.! Le due città calabresi profondamente disagiate dal problema legato al diritto alla mobilità, devono poter godere di pari dignità al cospetto delle altre provincie italiane, in taluni casi, avvantaggiate dalla geomorfologia del territorio, oltreché dai ricchi investimenti, per la creazione di rete e servizi, esigui in Calabria”.

 

 

 

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