Calabria, Sanità sempre più allo sbando. La denuncia del MNS: “cittadini smarriti e disperati”

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La nota del Dirigente Nazionale e Responsabile Provinciale della Sanità sulle condizioni in Calabria

“Non si sa piu’ a chi ci si deve rivolgere, con chi si deve protestare. Un cittadino che lavora, paga le tasse, rispetta le leggi, partecipa alla crescita della Nazione procreando ed a regolamentarne la pubblica convivenza, partecipando attivamente ai democratici avvicendamenti politico-elettorali, se per caso si ritrova ad avere problemi con disservizi, o mancate erogazioni degli stessi non si capisce a chi deve attribuirne la responsabilità”. Lo afferma in una nota Saverio Laganà Dirigente Nazionale e Responsabile Provinciale Sanità.

“Lo sfogo legittimo dei cittadini che protestano per la qualità del Servizio Sanitario Calabrese, rimane dunque inascoltato perche’ nessuno ne e’ responsabile. Purtroppo questo e’ quello che emerge dalla lettura a puntate della querelle tra il Governatore Oliverio e il Commissario alla Sanità Scura. Ormai da quasi tre anni, si assiste inermi alle ingiurie, alle liti ed al rimpallo di responsabilità tra i due senza che nessuna delle Istituzioni che dovrebbero garantire la Tutela della Salute pubblica intervenga o dica almeno qualcosa per tranquillizzare i cittadini. Così da anni continuiamo ad avere problemi con le liste di attesa per le prestazioni pubbliche o private convenzionate, al contrario di quelle private che continuano ad aumentare, spingendo i pazienti a rivolgersi ad altre regioni se non addirittura ad abbandonare l’idea di curarsi. Allo stesso modo si perpetua il trasferimento giornaliero per i pazienti dializzati che non trovano posto nelle strutture reggine, verso la struttura privata Messinese con enorme esborso di denaro per le casse dell’ASP 5 di Reggio. Non esiste ancora la possibilità di ricoverare un minore con patologie neuropsichiatriche in strutture specialistiche, ma nessuno intende realizzarle, così come le postazioni di pronto soccorso pediatrico. Dopo le ormai note chiusure dei punti nascita delle strutture private convenzionate della Provincia di Reggio, si continua a forzare le prestazioni delle strutture di Locri, Polistena e Reggio, con evidenti rischi per i pazienti e per i pochi operatori costretti a turni di lavoro stressanti”.

“La Struttura di Scilla, prevista come Casa della Salute non decolla, gli Ospedali Generali di Melito e Gioia Tauro, fanno un passo avanti e cinque indietro, gravando sulle prestazioni di Polistena e Locri senza prevedere tempi e modalità di ripresa. Sarebbe impossibile menzionare i locali che ospitano presidi sanitari, meritevoli di rifacimenti strutturali per renderli usufruibili dalle utenze. E qui ormai osserviamo, quotidianamente alle contraddizioni che da una parte garantiscono fondi per ristrutturare locali adibiti ad ospitare immigrati che come nel caso dei prefabbricati del Porto di Reggio sono dotati persino di pannelli solari e dall’altra siamo costretti a prendere atto delle denunce effettuate su alcuni giornali della struttura per disabili di Saline che e’ infestata dai topi. La lista delle incompiute, delle mai iniziate e soprattutto delle volutamente perpetrate potrebbe continuare ancora per molte pagine, ma non e’ la formulazione di un elenco di disservizi che ci gratifica ne’ da cittadini ne’ da politici. Noi del Movimento Nazionale per la Sovranità, continuiamo a sostenere le battaglie della gente comune interpretando le loro proteste, con l’unico scopo di poter dare il nostro contributo affinchè la nostra Città e la nostra Regione possano risollevarsi dal baratro in cui sono precipitate, per proiettarle verso traguardi che avevano gia intravisto in un recente passato”.

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