Elezioni Messina: ecco il programma di Articolo Uno MDP

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Elezioni Messina, ecco il programma di Articolo Uni MDP

Il Lavoro al primo posto: 

Oltre ad avviare a soluzione la questione del risanamento delle zone di sbaraccamento, anche attraverso i nuovi strumenti normativi, occorre immaginare interventi, privilegiando il “consumo zero” di suolo, che riqualifichino il patrimonio edilizio pubblico e privato.

Inquinamento e gestione rifiuti:

Messina è città di inquinamenti: veicolare, estetico, ambientale. È fondamentale, in questo quadro, attivare politiche concrete per migliorare la qualità dell’ambiente urbano e realizzare una viabilità sostenibile. Occorre portare a compimento bonifiche per recuperare “pezzi” di città, a partire dalle zone di pregio come quella Falcata. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti è necessario portare a compimento il modello delle  4 “R” («riutilizza, ripara, rigenera e ricicla»), attraverso opportune campagne di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini, prevenzione e vigilanza per ridurre la produzione dei rifiuti e una forme di premialità fiscale per favorire il riciclo.  L’estensione a tutto il territorio comunale il servizio domiciliare di “porta a porta” sia per le utenze domestiche che quelle non domestiche, determinerà nel medio termine una riduzione delle tariffe.

La qualità della rappresentanza e la macchina amministrativa:

Messina deve recuperare autorevolezza attraverso un’amministrazione competente che rivendichi per la città lo spazio che merita, in Sicilia e in Italia. C’è bisogno dell’amministrazione ma anche di ogni singolo lavoratore del Comune e delle partecipate. La riorganizzazione degli uffici, per una maggiore capacità dell’ente di intercettare finanziamenti, passa per l’istituzione di un Ufficio del Programma cui destinare personale qualificato dell’Ente espressione di competenze multidisciplinari al fine di definire i progetti di elevata qualità.

Presidi territoriali, decentramento, servizi di prossimità e scuole:

Per una città come Messina con un’ampia periferia suburbana e i 48 villaggi a sud che al Nord, diventa fondamentale attuare serie politiche di decentramento potenziando il ruolo e le funzioni delle circoscrizioni e istituendo presidi territoriali che sviluppino servizi e funzioni di prossimità al livello sociale, culturale, educativo e sanitario.  In questo quadro determinante è il ruolo sociale delle scuole medie ed elementari, a partire dal tempo pieno, e dall’apertura anche fuori dall’orario scolastico quale spazio di aggregazione e partecipazione per tutti cittadini.

Ambiente e dissesto idrogeologico:

Promuovere e stimolare un grande piano di investimenti pubblici e privati contro il dissesto idrogeologico a salvaguardia delle nostre colline e a protezione delle nostre coste. La qualità dell’ambiente è decisiva per una città che sceglie come asset strategico il turismo in quest’ottica vanno sperimentate forme avanzate di collaborazione tra istituzioni per la gestione e la tutela del territorio.

Rigenerazione urbana:

Oltre ad avviare a soluzione la questione del risanamento delle zone di sbaraccamento, anche attraverso i nuovi strumenti normativi, occorre immaginare interventi, privilegiando il “consumo zero” di suolo, che riqualifichino il patrimonio edilizio pubblico e privato.

Lotta alla corruzione e alle mafie:

una precondizione per lo sviluppo della città

Le ultime inchieste giudiziarie ci consegnano un contesto in cui corruzione e mafie sono strutturalmente inserite nelle dinamiche socio-economiche, sottraendo risorse sviluppo della città.

Occorre dare segnali chiari, a partire da:

  • piena attuazione al Regolamento Comunale per l’attuazione di politiche antimafia a partire dalla piena operatività del Osservatorio Comunale Antimafia
  • applicazione il turn over all’interno della macchina amministrativa
  • “Protocolli di legalità” nella gestione negli appalti

Periferie e disagio sociale:

Urbane, sociali e culturali: le periferie sono lo spazio decisivo per il riscatto della città. Occorre attivare un “Piano Strategico per le Periferie” che tenga insieme percorsi di welfare di comunità e di interventi strutturali che migliorino la qualità della vita dei singoli e delle comunità, a partire dai quartieri più degradati e dai soggetti più svantaggiate bambini, anziani e diversamente abili.

Rapporto con il mare:

Recuperare il rapporto con il mare significa immaginare una città capace di pensare il suo futuro. Ognuno dei 50 km di costa può diventare, attraverso una forte collaborazione interistituzionale a partire dall’Autorità Portuale, risorsa dello sviluppo attraverso:

  • Il pieno recupero dell’affaccio a mare nella zona sud e nord della città
  • La riconversione delle zone RFI inutilizzate con attività legate a cultura e tempo libero
  • Un piano di sviluppo della Zona Falcata come spazio di alto pregio paesaggistico, culturale e turistico
  • La riqualificazione della area compresa tra la cittadella fieristica e Villa Sabin con attività e servizi legati crocerismo e alla portualità
  • il completamento del porto di Tremestieri e la definitiva liberazione del passaggio dei TIR dal centro città

Giovani e donne, diritti e innovazione:

I quattro punti cardinali che devono orientare la bussola dell’amministrazione. Ogni decisione o atto amministrativo deve essere immaginato, realizzato misurato in termini di impatto rispetto ai bisogni e le esigenze di giovani e delle donne e rispetto alla capacità di produrre innovazione ed ampliamento dei diritti sociali e civili.

 

 

 

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