Red Canzian in Sicilia, 22 e 23 maggio le due tappe dell’atteso Tour “Testimone del tempo”

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Mancano solo pochi giorni alle due tappe siciliane dell’attesissimo tour di Red Canzian, in concerto il 22 maggio a Catania e il 23 maggio a Palermo con il suo “Testimone del tempo”

Conto alla rovescia per i due concerti in Sicilia di RED CANZIAN: martedì 22 maggio Teatro Metropolitan Catania – mercoledì 23 maggio Teatro Golden Palermo. Il tour di “Testimone del tempo” è uno spettacolo che racconterà il percorso musicale e la carriera dell’artista, dai suoi inizi fino ai giorni nostri, arricchito dalle immagini di personaggi e avvenimenti che hanno segnato la storia.  Insieme a lui sul palco ci saranno: Chiara Canzian (vocalist, armonica e percussioni), Phil Mer (batteria, percussioni, piano e direzione musicale), Daniel Bestonzo (pianoforte, tastiere, fisarmonica), Alberto Milani (chitarre elettriche) e Ivan Geronazzo (chitarra elettrica, chitarra acustica e mandola). «Sarò, in musica, parole e immagini, il testimone del tempo che ho vissuto – così RED CANZIAN presenta il tour – e in oltre due ore di concerto, attraverserò tutta la musica che ha accompagnato la mia vita, e non solo la mia. Un viaggio che inizia negli anni ’50 con il rock ‘n roll, per passare poi al beat, al prog, alla grande canzone d’autore, ai Pooh, alle mie canzoni». È online il video de “L’IMPOSSIBILE”, il nuovo singolo, già in rotazione radiofonica, estratto dall’ultimo album di inediti, “TESTIMONE DEL TEMPO”.  «“L’impossibile” e “La notte è un’alba” sono le due facciate A del mio nuovo singolo a 45 giri… – racconta RED CANZIAN – Ritengo entrambi i brani molto validi e quindi non posso immaginarne uno come facciata B. Del brano “L’impossibile” abbiamo anche realizzato un nuovo video molto dinamico e divertente… Girato tra “mari d’inverno”, un “mago felliniano” e una mia corsa continua… dove nulla è impossibile». L’album “TESTIMONE DEL TEMPO” (BMG / distribuzione Warner Music Italy) contiene anche “OGNUNO HA IL SUO RACCONTO”, brano presentato in gara al 68° Festival di Sanremo e che conferma ancora una volta la collaborazione artistica con Miki Porru. «Ci ho messo circa un anno per scrivere e registrare questo album… ma è probabilmente occorsa tutta una vita per “ricomporlo” dentro di me – così RED CANZIAN presenta il suo nuovo album di inediti – In ogni brano c’è infatti una qualche traccia della musica che ho amato e che mi ha fatto decidere, ancora ragazzo, che questa sarebbe stata la mia vita. Tracce di rock e di blues, delicate ballate acustiche e suoni ormai lontani, come quello del sitar, dei violoncelli o del mellotron, per arrivare poi al romanticismo del rock progressivo, che mi ha fatto crescere con i Capsicum Red e che ho ritrovato in “Parsifal”, il mio primo album con i Pooh. In “Testimone del tempo” c’è tutto questo e molto di più, grazie all’ispirazione dei grandi autori che hanno dato “parola” alla mia musica». Red Canzian inizia la sua carriera musicale con la band rock prog Capsicum Red, in cui milita per tre anni, fino a quando, nel 1973, non si unisce ai Pooh come bassista. Insieme a loro percorre e segna 50 anni di storia della musica italiana, vincendo inoltre nel 1990 il Festival di Sanremo con il brano “Uomini Soli”. Con i Pooh, firma alcuni dei più grandi successi che hanno segnato intere generazioni e nel 2016 è tra i protagonisti della reunion per celebrare i 50 anni di storia della band. Nel 2018 torna con un grande e importante progetto solista che lo vede riabbracciare le sue origini rock!

Biografia
È nato a Quinto di Treviso il 30 novembre 1951 in una vecchia e grande villa veneta, Villa Borghesan. Ha 2 figli: Chiara avuta dalla sua prima moglie Delia Gualtiero e Philipp, figlio “portato in dote” dalla sua seconda moglie Beatrix Niedewieser. Verso i 13 anni inizia a suonare come autodidatta. Con la sua prima band, che all’inizio si chiamava I Prototipi per poi diventare Capsicum Red, ha inaugurato il Piper di Treviso, il mitico New Time, ottenendo davvero un gran successo: ogni sabato e domenica, per due anni consecutivi, hanno fatto il tutto esaurito con la più bella gioventù del Veneto. A cavallo fra il 1970 e il 1971, i Capsicum Red hanno inciso due singoli: “Ocean” (sigla del programma su Rai 2 “E ti dirò chi sei” con Enza Sampò e Giorgio Vecchietti) e “Tarzan” (scritto da Franco Battiato e registrato agli Air Studios di Londra con la collaborazione di Maggie Bell e della sua band, gli “Stone the Crows”). Seguirà l’album “Appunti per un’idea fissa” (un disco di rock progressivo dove viene riletta anche la famosissima “Patetica” di Beethoven… ancora oggi questo disco è molto ricercato ed è stato ripubblicato qualche anno fa su CD anche in Giappone). I Capsicum si sciolgono perché tre componenti del gruppo devono partire per il servizio militare. Per Red segue un anno d’intensa attività live con un altro gruppo, gli Osage Tribe, un trio (chitarra, basso e batteria) ancora più spinto dei Capsicum a livello di ricerca musicale. Nel novembre del 1972 venne convocato dai Pooh che stavano cercando il nuovo bassista e avevano già visionato un centinaio di musicisti. Il provino avvenne nella lavanderia di un hotel di Roncobilaccio, anzi più che una lavanderia era un magazzino pieno di scaffali di carta igienica, ottimo “fonoassorbente”. Anche se non aveva mai suonato il basso, scelgono Red. E a febbraio del 1973 debutta nei Pooh.

Esperienze da solista
Nel 1986 pubblica l’album “Io e Red”, con la partecipazione di Loredana Bertè nel duetto “Io no” e con la collaborazione di grandi musicisti, fra cui Mitch Foreman alle tastiere e Bill Evans al sax, entrambi provenienti dalla Mahavishnu Orchestra di John McLaughin, e con Claudio Pascoli sempre al sax, Lele Melotti, Stefano D’Orazio, Beppe Gemelli e Mauro Spina alla batteria e Demo Morselli alla tromba. Red ha sempre amato il lavoro di studio, tanto che nel 1983 ha acquistato, insieme al suo amico (nonché straordinario ingegnere del suono) Renato Cantele, lo studio “Stone Castle” di Carimate, facendo nascere così i Morning Studios. Nel 1986 si spostano a Milano, acquistando gli studi di registrazione della CGD-Sugar e, fino al 1998, sono il punto di riferimento sonoro della musica italiana: tutti i più grandi artisti sono passati per i loro studi. Nel 2010 infine crea lo Studio Q, sede della Fondazione di Red ma aperto anche ad altri artisti. Nella sua carriera ha sempre amato aiutare le persone che avevano delle qualità reali e, così, ha prodotto tre dischi di Delia Gualtiero, il primo album di Gianni Togni e poi Miki Porru, Marco Armani, le Lipstick, Giovanni Danieli, Chiara Canzian e, per Fondazione Q, gli album di Alberto Tessarotto (16 anni e un grande talento) in un album di pianoforte classico, uscito nel 2011, poi nel 2012 l’album di Arianna Cleri, vincitrice di “Io Canto”, e nel 2013 un disco strepitoso degli Archimia (un quartetto d’archi “serissimo“ che si cimenta in brani rock dei Pink Floyd, Michael Jackson, Van Hallen e altri). Il 18 Gennaio 2011 organizza il grande Concerto in aiuto degli Alluvionati del Veneto, “Red&Friends” e sul palco del Teatro Geox di Padova si sono esibiti tanti amici che hanno risposto con grande cuore alla sua chiamata: Mario Biondi, Gigi D’Alessio, Ivana Spagna, Niccolò Fabi, Malika Ayane, Chiara Canzian, Delia Gualltiero, Aldo Tagliapietra delle Orme, i Sonohra, L’Aura, il tenore Francesco Grollo, i Pooh e tanti altri. Tutti accompagnati da un’orchestra e coro di 80 elementi diretti dal Maestro Diego Basso. Nel 2014 ha fatto oltre 20 concerti dal vivo, accompagnato dalla sua “Big Family Acoustic Band”, durante i quali si diverte a riproporre la musica che ha attraversato la sua vita, e forse non solo la sua, dagli anni ’50 ad oggi… Il 30 settembre del 2014 esce il mio secondo lavoro da solista. “L’istinto e le stelle”, un album con 12 brani inediti e un DVD di due ore, (“Lo sguardo e la pelle”), che racconta e spiega la nascita di un disco, attraverso interviste, curiosità, contenuti speciali e sei brani “extra” eseguiti dal vivo nei saloni di Villa Corner della Regina, vicino a Treviso. Il 16 febbraio uscirà il suo terzo album da solista, sicuramente il più importante, quello che inizia il “secondo tempo della vita sua”… Si intitolerà “Testimone del tempo“ e sarà composto di 13 brani.

Gusti musicali
Nasce Beatlesiano…per indole… considerava i Rolling Stones troppo “caciaroni”, anche se lo colpiva la loro grinta. Quando inizia ad approfondire la conoscenza del basso, rimane letteralmente folgorato da Jaco Pastorius “Il più grande bassista del mondo” come lui amava presentarsi. Ha ascoltato molto anche Stanley Clarke, che all’epoca, con il basso, insegnava a “sleppare”. E ha ascoltato tanti altri artisti come Sting, Oasis, Robbie Williams, Coldplay, Muse… senza mai dimenticare, però, che tutto cominciò con i Beatles, e non solo per Red. Fra gli americani ha amato Donald Fagen, per la classe e la precisione intellettuale della sua musica; ma gli piacciono molto anche artisti “belli tosti” come i Green Day… il loro musical, “American Idiot”, che ha visto a Broadway, lo ha letteralmente entusiasmato. Volutamente preferisce non nominare alcun artista italiano, perché non vuole fare torto a nessuno. È un grande fan dei suoi colleghi, compra i loro dischi ed è felice quando li vede ai primi posti in classifica e riempire i palasport e gli stadi. Se la musica italiana “gira”… tutto gira… e fa bene a tutti!

Sport
Ama molto sciare e fare lunghe camminate in montagna… Ha scoperto da un po’ di tempo anche la bellezza di andare in bici. La formazione in montagna è composta da lui, Bea e Giorgio, (il primo marito di Bea), mentre la formazione trevigiana, sempre ciclistica, è composta da Bruno e Michela, Massimo e Sigrid, Alessandra e Brunetto, Bea e Red. In Val Badia, lui e Bea hanno il loro rifugio e, per lui, quel posto è davvero casa… e poi è il posto dove ha conosciuto Bea, la donna della sua vita. Fino a qualche anno fa, tra i suoi sport passatempo c’era anche la pesca… Ma ora, dopo la sua scelta vegana (dal 2009 non mangia più nulla di origine animale), ha logicamente smesso. Ama il mare ma ha venduto la barca a motore con la quale ha girato in lungo e in largo tutte le isole della Croazia. Questo è un periodo molto impegnato e non ha più trovato il tempo per usarla…e poi, pensa che il mare vada rispettato di più e la prossima barca, se ci sarà, sarà a vela. Nel frattempo ha un guscio di legno, con il quale va piano piano nel fiume davanti a casa e arriva fino alle prime isole della laguna. Pur non essendo un grande esperto di calcio, ha composto l’inno del Treviso Calcio quando era stato promosso in serie B. Ha scritto anche “Anima Bianco Verde” l’inno della squadra di Rugby della Benetton…e quell’anno ha vinto lo scudetto!

Pittura
Dipinge da sempre: disegna e dipinge con la mano sinistra, ma scrive con la destra. La sua pittura attraversa continui mutamenti, che rappresentano le svolte che, per fortuna, la vita riserva… E siccome non dipinge per professione ma per “bisogno” di raccontarsi, ha cambiato spesso espressione: negli Anni 70 dipinge quadri naif ispirandosi ai grandi maestri slavi; poi è diventato un post impressionista, tipo i pittori di fine ‘800, influenzato ovviamente da Giuseppe e Beppe Ciardi, che vissero a Quinto, il paese dove è nato, e dei quali ha studiato a fondo la tecnica. In tutti i suoi quadri di questo “periodo” c’è l’acqua, un elemento naturale per chi come lui è nato e abita in riva al Sile. Ora gli piace la pittura moderna, i tempi cambiano, si velocizzano, e sente il bisogno di pennellate decise e materiche che raccontino, senza scendere nei particolari, una suggestione.

Cinema
Spettatore attento, anche se poco assiduo, predilige i grandi registi come Coppola e Fellini (specialmente in “Amarcord”) e le commedie con Hugh Grant, che è il suo attore preferito (l’attrice è Nicole Kidman). “Dersu Uzala”, “La ragazza con l’orecchino di perla”, “L’ultimo samurai”, “Il Signore degli Anelli” e “Big Fish” sono alcuni dei film che lo hanno maggiormente entusiasmato… “La grande bellezza” lo ha colpito per la sincerità con cui racconta il vuoto di un periodo storico che anche lui ha vissuto, fortunatamente in ambienti completamente diversi da quelli del film.

Passioni
Ama l’antiquariato (il suo periodo preferito va dal ‘400 al ‘600) e ama occuparsi dei suoi bonsai: negli anni ’90 aveva aperto addirittura un’azienda agricola che importava e produceva Bonsai. È andato in Giappone a studiare e nel 1992 ha scritto il libro “Magia dell’albero” dedicato a quaranta specie di alberi, raccontati nel loro aspetto naturale e in “miniatura”, come bonsai. Questo suo grande amore per tutta la natura è testimoniato anche dal suo secondo libro “Storie di vita e di fiori” del 1996, dove partendo dalla descrizione dei fiori spontanei, quelli che crescono nei prati o lungo i sentieri, arriva a raccontare momenti ed esperienze della sua vita. Con sua moglie Bea, per più di vent’anni, hanno portato avanti un progetto didattico-naturalistico col quale cercare di trasferire ai bambini delle prime elementari la passione e il rispetto per la natura facendoli diventare loro stessi tutori di un alberello. Il progetto si chiama “Un albero per la vita” e in vent’anni sono stati regalati agli alunni oltre 25.000 piante.

Ultimi Aggiornamenti
“Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto”, il suo terzo libro, è stato un “inaspettato piccolo successo editoriale”, superando le 15.000 copie e coinvolgendo emotivamente anche persone molto lontane dal suo mondo e da quello dei Pooh. Il valore e la difesa dei sogni sono il motivo portante che ha cercato di “insinuare” continuamente tra le righe…cercando sempre la positività nei confronti di una vita che, se ben guidata, può trasformarsi in una… buona vita! A febbraio scorso ha pubblicato un quarto libro, per la Rizzoli, scritto a quattro mani con sua figlia Chiara: “Sano, Vegano, Italiano” è il titolo e dopo la prima parte scritta da Red sull’etica vegana, nella seconda parte ci sono 50 ricette stagionali e ovviamente vegane elaborate da Chiara. È dal 2009, infatti, che Red ha deciso di diventare vegano a tutti gli effetti. Non solo per una convinzione salutistica, ma per un bisogno etico di relazionarsi con rispetto con gli altri esseri viventi del pianeta. Per lui è fondamentale sedersi a tavola e non sentire più il peso di aver provocato, anche se indirettamente, sofferenza ad un altro essere vivente.

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