Reggio Calabria, la segretaria generale UST Cisl sulla situazione economica della regione

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La segretaria generale UST Cisl di Reggio Calabria Rosi Perrone in una nota si esprime in merito alla situazione economica della regione

“La Calabria vive un contesto contraddittorio con aree produttive importanti e all’avanguardia – afferma la segretaria generale UST Cisl Reggio Calabria Rosi Perrone – e altre più arretrate. Dal punto di vista economico c’è un andamento positivo, di crescita, ma ancora abbiamo molte sfide da affrontare, prima fra tutte quella del rilancio dell’occupazione, sopratutto per i giovani e per le donne. La mancanza di lavoro resta il problema serio da affrontare per questa terra del Sud che può riscattarsi solo liberando le persone dal bisogno e dal ricatto occupazionale. E’ improcrastinabile che la Regione metta in campo un Piano per il Lavoro legato agli strumenti attuativi come bandi, fondi a cui i soggetti pubblico/privati  possano far riferimento per incrementare l’occupazione e  mettere fine al precariato”. “La città metropolitana conta purtroppo un esercito di circa 4000 persone tra ex mobilitati in deroga , facenti parte della legge 31 della legge 15 della legge 40 e mi fermo qua per amor di patria – prosegue Perrone – , certo in questa situazione un messaggio fuori onda positivo è  stato quello  della Giunta Comunale di Reggio Calabria di dare via libera al concorso per il comandante dei Vigili urbani e l’approvazione della graduatoria dei vigili a tempo determinato, che prenderanno servizio nel prossimo mese di luglio. Un passo importante anche per dare un esempio di stabilità alla sicurezza del territorio attraverso forme di lavoro stabile. Piccoli passi verso la crescita occupazionale che deve subire una accelerazione per dare un futuro alle donne ai giovani  disoccupati o inoccupati del nostro territorio.

Necessita comunque che la città metropolitana continui a sostenere ai tavoli della Regione le tante vertenze occupazionali per le quali  ci stiamo impegnando e spendendo altrimenti non ci sarà Masterplan per il Sud o decreto istitutivo della Zes che pure apprezziamo e sul quale siamo pronti al confronto o  por o psr o patto,   o agenda urbana o altro che tenga. Bisogna, ognuno per la propria parte, costruire subito “una governance” complessiva degli strumenti di finanziamento in atto; confrontarsi da domani, anzi da “ieri” , in modo stabile per tirare fuori dalle secche il transatlantico metro che nonostante gli sforzi stenta a decollare basti solo pensare alle deleghe  che la Regione deve assolutamente assegnare alla città metropolitana di Reggio Calabria”. “Sperando che si concluda nel breve un accordo di governo che metta il paese nelle condizioni di agire per il bene comune, – conclude Perrone – e per affrontare seriamente non la questione meridionale ma la opportunità meridionale. Il sud di questo Paese non ne può più di sopportare, vuole dire al mondo che ha intelligenze,  teste e cuori che valgono in loco, se messe  nelle condizioni di scegliere, esattamente quanto dimostrano di valere nelle zone dove  emigrano e portano valore aggiunto in termini di competenze. Come non menzionare a questo proposito  quanto risulta dal Sole24 di questi giorni  che ci dice, ove ce ne fosse bisogno, che negli ultimi 15 anni il saldo della migrazione intellettuale è risultato molto negativo per il Sud con circa 200.000 laureati che per mancanza di lavoro sono emigrati dalle nostre terre. Giovani e donne altamente formati sui quali hanno investito economicamente e progettualmente  loro e le loro  famiglie del Sud e si  sono dovuti consegnare ,e ribadisco consegnare, non potendo scegliere se rimanere o andare via, al mercato del lavoro del nord o estero  e  mettere al servizio dello sviluppo  e realizzare con serietà e volontà di costruire onestamente un futuro di sviluppo per il nuovo mondo 4.0. Bene noi vogliamo costruire qua il sud 4.0 al pari degli altri ed al passo coi tempi”.

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