Reggio Calabria: controlli a tappeto dei carabinieri, 1 arresto in flagranza di reato, 5 su ordine dell’A.G, 4 persone denunciate, 3 fucili ritrovati e un immobile sequestrato
1 arresto in flagranza di reato, 5 su ordine dell’A.G, 4 persone denunciate, 3 fucili ritrovati e un immobile sequestrato. Questo il bilancio di un servizio straordinario del territorio disposto dal Gruppo Carabinieri di Locri ed effettuati tramite le Compagnia di Locri, Bianco e Roccella Jonica. Numerose pattuglie dei Carabinieri hanno eseguito controlli a tappeto nella giurisdizione effettuando anche perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati alcuni dei quali inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta.
In tale ambito:
- i Carabinieri della Stazione di San Luca, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, hanno arrestato MAMMOLITI Francesco, 25enne del posto, per detenzione di armi clandestine, munizioni e ricettazione. I Carabinieri, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di residenza e nelle sue pertinenze, hanno rinvenuto, abilmente occultati in un ricovero per la legna 1 fucile cal. 12 provento di furto denunciato nella provincia di Asti, due fucili cal. 12 con matricola abrasa e numerose munizioni per questi ultimi;
- i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Locri hanno denunciato:
- P., 70enne di Benestare, per guida in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo è stato sorpreso alla guida del proprio furgone con un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti dalla legge;
- A.R., 33enne, e S.A., 53enne, entrambi di Siderno, per furto di energia elettrica. Gli stessi avrebbero manomesso il contatore dell’energia elettrica delle proprie abitazioni al fine di eludere i reali consumi di corrente;
- i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roccella Jonica hanno denunciato C.N., 27enne di Locri, per coltivazione e detenzione illegale di stupefacenti. Il giovane, a seguito di una perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di circa 50 grammi di marijuana e 4 piante di cannabis indica.
Inoltre:
- i Carabinieri della Stazione di Riace hanno arrestato BRUZZESE Giuseppe, 26enne di Cinquefrondi, poiché destinatario di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. L’uomo dovrà scontare una pena residua di 9 anni di reclusione per concorso in omicidio aggravato e porto e detenzione in luogo pubblico di armi comuni;
- i Carabinieri della Stazione di Platì hanno arrestato TRIMBOLI Nino, 57enne del posto, poiché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Locri. L’uomo dovrà scontare una pena di 2 anni di reclusione per violazione delle misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose e furto aggravato in concorso;
- i Carabinieri della Stazione di Stilo hanno arrestato GERECITANO Fiorentino Alessio, 33enne di Bivongi, destinatario di un ordine di esecuzione pena in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di Locri. L’uomo dovrà scontare una pena di 5 mesi di reclusione per furto aggravato;
- i Carabinieri della Stazione di Siderno hanno arrestato BARRANCA Domenico, 38enne del posto, destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. L’uomo dovrà scontare una pena residua di 12 anni e 9 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti;
- i Carabinieri della Stazione di Careri hanno arrestato GIORGI Domenico, 21enne del posto, in esecuzione a un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale di Locri. L’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari, è stato più volte segnalato all’Autorità Giudiziaria per violazione degli obblighi imposti.
Infine i Carabinieri della Compagnia di Locri hanno dato esecuzione a un decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione M.P., nei confronti di G.L.S., 59enne pregiudicato di Locri. Le risultanze investigative rapportate dall’Arma hanno evidenziato la pericolosità sociale del soggetto, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso, e la sproporzione emersa tra i redditi dichiarati e il suo tenore di vita, e conseguentemente l’Autorità Giudiziaria ha disposto la confisca di un immobile per un valore complessivo di oltre 300.000 euro.