Elezioni Comunali Messina, il clamoroso retroscena sui flussi di voto: incredibile travaso di preferenze dalle liste di Bramanti e Saitta [DATI]

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Elezioni Comunali Messina, il retroscena sui flussi di voto è clamoroso: Bramanti perde il 10% rispetto alle sue liste, avrebbe potuto vincere al primo turno. Saitta perde oltre il 5% e compromette la possibilità del ballottaggio

Mentre siamo sempre più vicini alla fine dello spoglio delle schede delle elezioni comunali di Messina, possiamo analizzare i primi dati sui flussi di voto e ci accorgiamo subito di un clamoroso retroscena. Le liste dei due principali candidati, Bramanti per la coalizione di Centro/Destra e Saitta per la coalizione di Centro/Sinistra, hanno ottenuto molte più preferenze rispetto ai voti del candidato Sindaco. Liste forti, quindi, ma candidato che non convince. Emblematico soprattutto il dato di Bramanti: le sue liste hanno ottenuto addirittura il 38,3% dei voti, sfiorando il 40% necessario per vincere al primo turno. Eppure Bramanti s’è fermato al 28,3%, significa che c’è addirittura un 10% di elettori delle liste di Bramanti che ha optato per il voto disgiunto, votando liste e consiglieri comunali di Centro/Destra ma poi scegliendo un altro candidato Sindaco. Ed è una pessima notizia per Bramanti in vista del ballottaggio, dove la figura del candidato conta molto di più.

Situazione analoga per Saitta: le liste della coalizione di Centro/Sinistra hanno ottenuto il 23,7% dei voti che sarebbe stato abbondantemente sufficiente per arrivare al ballottaggio, ma il 5,5% di questi elettori non ha scelto Saitta ma ha optato per il voto disgiunto nei confronti di altri candidati a sindaco quindi l’esponente del Pd s’è fermato al 18,2% ed è stato superato da De Luca, perdendo così la chance del ballottaggio. Un dato incredibile, perché in caso di ballottaggio e di eventuale vittoria di Saitta, le sue liste avrebbero ottenuto il premio di maggioranza portando a Palazzo Zanca ben 19 consiglieri comunali. Così, invece, rischiano di essere meno di dieci.

I candidati a Sindaco che, invece, hanno ottenuto più voti rispetto alle loro liste sono innanzitutto Cateno De Luca, che ha avuto il 19,6% a fronte del 12,7% delle sue liste con un +6,9% che arriva soltanto dal voto disgiunto. De Luca aveva delle liste molto deboli e non è riuscito ad eleggere in consiglio comunale neanche un consigliere, ma questo dato è molto importante in vista del ballottaggio e potrebbe diventare clamorosamente Sindaco di un consiglio comunale completamente avverso. Un’anomalia tutta siciliana dovuta alla pasticciata legge elettorale approvata dal Consiglio Regionale autonomo della Sicilia.

Anche Accorinti e Sciacca, seppur di poco, hanno beneficiato del voto disgiunto. Le liste di Accorinti, infatti, si sono fermate al 9,5% eppure lui è arrivato al 14,4%, mentre la lista del Movimento 5 Stelle è al 9,9% contro il 13,4% di Sciacca.

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