Elezioni Messina, verso un clamoroso colpo di scena in vista del ballottaggio: De Luca, Picciolo e Navarra, maxi-apparentamento per il premio di maggioranza? Le ipotesi sul tavolo

StrettoWeb

Elezioni Messina, De Luca punta al premio di maggioranza in consiglio comunale: apparentamento con Picciolo o la compagine universitaria PD per conquistare i 19 seggi a Palazzo Zanca

Elezioni Messina– Sarà lo stesso De Luca, atteso in comizio stasera, a svelare alla città con quali liste in suo supporto correrà al ballottaggio del prossimo 24 giugno. Intanto secondo le informazioni in possesso di StrettoWeb in questo momento l’onorevole è a lavoro per cercare accordi per avere una maggioranza. Il caso di De Luca rappresenta un caso limite: le sei liste in suo sostegno non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%. Questo significa che, nel caso in cui vincesse al ballottaggio si troverebbe a governare con un consiglio comunale completamente ostile.  Ma la legge regionale siciliana ammette l’ipotesi di apparentamenti tecnici con le altre liste che abbiano superato la soglia di sbarramento. Per De Luca c’è dunque la possibilità  di correre al ballottaggio e la certezza, attraverso un apparentamento, di conquistare il premio di maggioranza, cioè  19 seggi al Consiglio comunale. Al primo turno sono sette le liste a Messina che hanno superato la soglia di sbarramento:  le tre del centrodestra Messina Ora, Bramanti Sindaco e Forza Italia, tre del centrosinistra (Pd, Libera Me e Pdr) e una del Movimento 5 stelle. Esclusa per ovvi motivi l’alleanza tecnica con il centrodestra, ma anche con i cinquestelle (che sul punto hanno dichiarato categoricamente di non essere disposti ad apparentamenti con De Luca), a De Luca non resta che guardare verso il centrosinistra. Qui a strizzare l’occhio all’onorevole regionale potrebbero essere non solo Picciolo (Pdr) ma anche la compagine universitaria Pd, che accetterebbe di un buon gravo di favorire De Luca piuttosto che Bramanti. Assodato che De Luca non voglia fare il sindaco senza la maggioranza, l’aspirante sindaco punta adesso sul centrosinistra per ottenere il premio di maggioranza che scatterà in favore dei candidati della lista che sceglieranno di sostenerlo.

Se De Luca dovesse vincere al ballottaggio cambierebbe dunque tutta la composizione del consiglio comunale.  Molti dei candidati attualmente dati per vincenti al consiglio, si vedrebbero soffiare il seggio dai candidati della lista o delle liste che sosterranno al ballattoggio l’ex sindaco di Santa Teresa. E i primi a subire il contraccolpo sarebbero proprio i pentastellati, che conquisterebbero solo 3 dei seggi in consiglio. Lo scenario sarebbe clamoroso: se andasse in porto l’apparentamento con il centrosinistra, in caso di vittoria al ballottaggio,  De Luca si troverebbe nella maggioranza di centrodestra alla Regione e sindaco di una maggioranza di centrosinistra al Comune. Fondamentale è però che De Luca faccia tutto alla luce del sole, cioè che comunichi pubblicamente, ed eventualmente anche con un accordo scritto, l’apparentamento tecnico con la lista/liste disposta a sostenerlo. Silenzio intanto dal fronte Pdr sull’eventuale ipotesi di apparentamento con De Luca. Stamane il giovane consigliere Nino Interdonato, durante la conferenza stampa di Saitta, ha dichiarato pubblicamente di non sapere nulla su eventuali accordi tra Picciolo e De Luca. L’attribuzione del premio di maggioranza (previsto dalla legge elettorale) a Cateno De Luca sindaco, potrebbe però dare luogo ad una coda di veleno giudiziaria: l’attribuzione del premio di maggioranza potrebbe scatenare una serie di  ricorsi da parte  degli altri candidati attualmente dati per vincenti al consiglio. Alcuni di essi, secondo le informazioni in nostro possesso, starebbero già consultando i propri legali.

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