De Luca, il Sindaco dell’orgoglio messinese si commuove al giuramento: “Messina è una miniera, adesso diventerà un modello” [FOTO]

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Messina, il neo Sindaco De Luca ha giurato a Palazzo Zanca durante la cerimonia di proclamazione e durante il suo discorso si è commosso più volte

In un’aula consiliare strapiena come non accadeva da decenni, nel pomeriggio il neo Sindaco di Messina Cateno De Luca ha giurato insieme a tutta la sua Giunta durante la cerimonia di proclamazione ufficiale a Palazzo Zanca. Subito dopo è iniziato il discorso di presentazione di De Luca, vestito in modo molto elegante con una cravatta giallorossa simbolo di un orgoglio messinese che ha pervaso le parole di De Luca. Il neo Sindaco si è commosso e non è riuscito a trattenere le lacrime in più passaggi, e certamente un risultato l’ha già raggiunto avvicinando la gente al palazzo. Oltre un migliaio di persone presenti fisicamente e svariate migliaia sulla diretta facebook che ha raggiunto 1.300 utenti contemporanei testimoniano l’attenzione e la partecipazione all’esperienza di governo di De Luca che inizia oggi dopo anni di disastro con grandi aspettative.

De Luca ha annunciato le dimissioni, “nei prossimi giorni“, da deputato regionale “per legare il mio destino ai risultati che si dovranno concretizzare a Messina. Ho fatto una scelta di vita, desidero soltanto che mi stiate sempre affianco“. De Luca ha parlato più alla gente che ai consiglieri eletti, a cui non ha fatto mancare un messaggio importante: “non ho alcuna intenzione di interfacciarmi con i partiti, il loro tempo è finito. Faremo accordi alla luce del sole con i singoli consiglieri, scriveremo un contratto di governo a fasi e sono anche disposto ad assegnare alcune deleghe ai consiglieri che vorranno governare con noi. Intanto la gente ha scelto in modo forte e chiaro il Sindaco e gli Assessori, già designati prima del voto“.

De Luca ha alzato l’asticella sulla città: “Messina è una miniera, ve lo assicuro, per le sue caratteristiche, energie e intelligenze. Adesso tocca a noi fare sistema di queste eccellenze per diventare un modello di governo. La politica non deve più servire per coltivare clientele, la politica ha un altro ruolo più nobile“. Infine l’invito ai giovani di avvicinarsi alla politica e alle istituzioni: “la partecipazione è il bene comune, non siate picciriddi“.

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