Elezioni Messina, Micciché sull’Autorità Portuale: “L’Accorpamento con Gioia Tauro è stata una follia, Delrio ha sbagliato. In parlamento un ddl per l’autonomia” [FOTO]

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Il presidente dell’Ars oggi in visita nella città dello Stretto: “Messina deve essere autonoma, Delrio ha fatto un grave errore”

Oltre ad aver visitato Forte Gonzaga, il Presidente dell’Ars, oggi in visita a Messina a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Dino Bramanti, ha fatto un sopralluogo al Porto di Tremestieri. Presenti all’incontro di oggi anche il commissario straordinario dell’AP di Messina Antonino De Simone e del Comandante della Capitaneria di Porto Salvatore Laganà, gli assessori designati alle Infrastrutture ed al Risanamento Pino Falzea e alla Legalità e Sicurezza Mario Ceraolo ed i parlamentari di Forza Italia, Nino Germanà e Matilde Siracusano.“Unire l’autority di Messina con quella di Gioia Tauro– ha detto Gianfranco Micciché- è stata una follia”. Questo accorpamento – ha proseguito – non aveva logica da nessun punto di vista. L’ex ministro Delrio ha fatto un grave errore, forse non e’ mai stato a Messina si sarebbe reso conto subito che era una cosa sbagliata. Non so quale fosse la scelta migliore, so solo che l’unica cosa da non fare era accorpare Messina con Gioia Tauro lo capiscono anche i bambini“. “Proprio in questi giorni- ha detto- la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano ha presentato un disegno di legge per chiedere che l’Autorita’ portuale di Messina torni alla sua autonomia”.”Qui a Tremestieri da mesi – ha aggiunto – si aspetta da mesi un’autorizzazione per il Porto di Tremestieri per il maxi dragaggio. L’autorizzazione dovrebbe essere fatta da parte di qualche funzionario dell’assessorato regionale territorio e ambiente. Non e’ possibile che per dire si o no si debba aspettare tutto questo tempo e che l’apparato burocratico blocchi opere gia’ finanziate per avere delle semplici autorizzazioni”. “Il futuro del completamento del porto di Tremestieri non può essere bloccato perché ci sono funzionari che hanno paura di mettere una firma. Ci sono i finanziamenti, l’impresa c’è, c’è il progetto, ma da un anno manca un’autorizzazione della Regione. E’ impensabile che punti di Pil siano nelle mani di 4 funzionari incapaci di dire sì o no. La disoccupazione in Sicilia è figlia della titubanza di questa burocrazia. Parlerò con l’assessore Cordaro per sbloccare il problema dell’autorizzazione al maxi dragaggio della parte sud del Porto ma è pazzesco che debba essere la politica, un anno dopo la richiesta e dover intervenire. E’ questo il vero cancro della Sicilia, la burocrazia che blocca tutto. Un’autorizzazione ferma da un anno in un ufficio regionale, con l’ex governo Crocetta incapace di risolvere un simile problema e l’amministrazione comunale che non è stata capace di battersi per un’opera così importante”.  Il coordinatore regionale di Forza Italia ha poi continuato “Finalmente dopo 5 anni d’improvvisazione con l’amministrazione Accorinti Messina ha l’occasione di cambiare registro ed affidarsi a chi, come Dino Bramanti, rappresenta l’eccellenza e la capacità manageriale. Forza Italia ha deciso di correre con 4 liste e non con una soltanto, per poter rafforzare il risultato ed io dico che le nostre 4 liste registreranno la soglia del 24% il 10 giugno, con il 6% per lista. Ma il professore Bramanti è sostenuto da 10 liste e sono certo che tutte faranno la loro parte”. “Il porto di Tremestieri è l’interfaccia con il Continente – ha commentato il candidato sindaco Dino Bramanti – ma i lavori hanno subito un brusco rallentamento e si sono fermati a causa della mancata autorizzazione da parte di un ufficio della Regione che potrebbe consentire il maxi dragaggio. So che il presidente dell’Ars manterrà l’impegno preso oggi per far sì che l’assessore Cordaro ponga fine a questi ostacoli. Solo con la sinergia tra Messina e Palermo potremo rilanciare la città e liberare Messina dai tir. Attraverso la liberazione della rada San Francesco e la realizzazione di un lunghissimo water front da sud a nord rilanceremo l’economia messinese. La nostra vocazione è turistica e mi amareggia vedere le condizioni di Forte Gonzaga, che sono poi le stesse delle altre fortezze, che invece potrebbero essere inserite in un circuito turistico. L’attenzione che la Regione presterà anche in questa direzione, come ci ha già preannunciato il presidente dell’Ars ci rinfranca”.

 

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