Messina, maxi operazione della Dia accerta gestione illecita del Comune: ai domiciliari l’ex Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e altri 12
Una rete di rapporti clientelari e affaristici nella gestione del Comune di Messina. Dall’operazione denominata “Terzo livello” condotta dalla Dia di Messina sarebbe emerso che l’ex presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, finita ai domiciliari, avrebbe gestito e pilotato in maniera personalistica appalti e affari all’interno del Comune. In cambio avrebbe ricevuto posti di lavoro, promesse di voti o appalti per cooperative a lei riconducibili. La Dia di Messina, in sinergia con il centro operativo di Catania, supportata dai centri e sezioni di Reggio Calabria, Palermo, Bari, Roma, Caltanissetta, Catanzaro ed Agrigento, ha dato esecuzione a 13 ordinanze cautelari, emesse dal gip nei confronti di esponenti di spicco della politica cittadina e della criminalita’ peloritana, imprenditori e faccendieri di origine messinese. Per una persona e’ stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per altre dieci sono sati disposti gli arresti domiciliari, per un’altra e’ stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici e per un’altra ancora l’interdizione dall’attivita’ imprenditoriale. Secondo gli inquirenti l’ex presidente del consiglio comunale di Messina Barrile avrebbe fatto lavorare due cooperative la “Peloritana servizi” e la “Universo Ambiente” in strutture ricettive riconducibili ad imprenditori compiacenti.