Reggina e Viola alla corte di Falcomatà, come s’è ridotto lo “sport” reggino: gli amaranto annullano la presentazione, Coppolino invece persevera

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La Reggina e la Viola annunciano la presentazione ufficiale all’evento politico di Falcomatà: i tifosi si ribellano, gli amaranto fanno un passo indietro mentre il presidente dei neroarancio persevera con un durissimo attacco social

Come s’è ridotto lo sport reggino! Le due squadre più rappresentative della città, Reggina e Viola, navigano da anni nei bassifondi delle categorie minori con problematiche molto serie da un punto di vista gestionale, amministrativo e organizzativo. Sembrano lontani anni luce i tempi d’oro delle grandi vetrine internazionali, delle serie A e dei play off scudetto. Ma a prescindere dalla decadenza sportiva, che rispecchia il degrado in cui oggi versa la città sotto tutti i profili, c’è anche un tema ancora più grave: la dignità. Lo sport reggino in quest’estate ha perso anche quella.

Reggina e Viola, infatti, hanno annunciato la presentazione ufficiale durante un evento politico del Sindaco Falcomatà, con tanto di comunicati a sostegno del primo cittadino come se le due squadre della città fossero un organo di partito. I tifosi si sono infuriati e hanno protestato in modo talmente tanto pesante che la Reggina è stata costretta a fare retromarcia annullando l’evento.

Il Presidente della Viola, il siciliano Aurelio Coppolino che ha rilevato il titolo sportivo per fare Basket a Barcellona Pozzo di Gotto e poi dopo una serie di clamorosi ricorsi s’è ritrovato a presiedere il club reggino come un corpo estraneo, invece ha deciso di perseverare: non solo ha confermato la presentazione, ma su facebook s’è scagliato contro i tifosi con toni e parole durissime ribaldando la frittata. Coppolino dice addirittura “no alla strumentalizzazione politica della Viola“, quando è proprio lui con la sua scelta che sta strumentalizzando politicamente un glorioso club sportivo di una città che merita rispetto. Mai nella storia, infatti, la stagione era stata presentata durante un evento politico. Coppolino poi si rivolge ai tifosi che avrebbero “inneggiato al duce“, con parole durissime: “questa gente si dovrebbe vergognare, non vi voglio al Palacalafiore, statevene a casa, non siete degni della Viola Reggio Calabria, non voglio i vostri soldi. Per motivazioni politiche state insultando la maglia che voi dite di amare, vergognatevi“. Eppure la tifoseria della Viola Basket non è mai stata estremista, non s’è mai contraddistinta per episodi di violenza o intemperanza, al PalaPentimele non s’è mai vista neanche una croce celtica. Adesso arriva Coppolino dalla Sicilia, consegna la squadra ai partiti politici e decide chi merita di essere tifoso e chi no. Non certo un bel modo per iniziare quest’avventura.

Come ci siamo ridotti a Reggio Calabria…

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