Il Messina perde all’esordio in campionato contro il Bari: troppo superiori i pugliesi, in gol con Floriano, Simeri e l’ex Pozzebon
Non inizia nel migliore dei modi il campionato del Messina. I biancoscudati escono sconfitti dal match contro la corazzata Bari dei De Laurentiis, più attrezzato ed in forma rispetto alla squadra guidata da Infantino. Il tecnico ex Acireale non dispone di Arcidiacono, ma conferma il 3-4-3 visto all’opera in coppa: in avanti capitan Gambino è supportato da Rabbeni e Petrilli. Negli ospiti, che schierano gli esperti Bolzoni e Floriano, l’ex Pozzebon inizia dalla panchina. I pugliesi partono forte e, dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, trovano il gol del vantaggio con Floriano: Ragone respinge un pallone che probabilmente sarebbe finito fuori, la palla arriva all’attaccante ex Foggia che da due passi deve solo spingerla in rete. I biancoscudati faticano ad avvicinarsi dalle parti di Marfella, così ci provano solo su palla inattiva con Cossentino, bravo a staccare di testa coi tempi giusti ma impreciso. La spinta dei Galletti fa da contraltare al calo di tensione della retroguardia del Messina, così al 47’ Simeri sfrutta una sponda e trova il gol della domenica con un destro di prima intenzione dal limite dell’area: il pallone termina all’incrocio con Ragone immobile.
Il Messina avrebbe la possibilità di accorciare le distanze al 52’, ma prima Genevier colpisce l’incrocio su punizione e poi Carini di testa non riesce a ribadire in rete. È solo un fuoco di paglia, perché è il Bari a riconquistare il pallino del gioco e a colpire un palo con Mattera pochi minuti dopo. Al 77’ arriva anche il terzo gol degli ospiti: Bollino conquista un calcio di rigore e Pozzebon trasforma. L’attaccante, due stagioni fa in biancoscudato, esulta sotto la curva Sud andando a sfidare i tifosi giallorossi: si accende un piccolo parapiglia, subito sedato. In prossimità dell’inizio dei minuti di recupero Pozzebon sfiora la doppietta con una mezza rovesciata che finisce sulla traversa. La partita si avvia al termine senza ulteriori sussulti. Il Bari si conferma la squadra da battere per vincere il campionato, mentre il Messina avrà molto da lavorare, sia sul campo che in sede di mercato, per poter pensare di avvicinarsi ai pugliesi.