Reggio Calabria, Comitato Pro Sambatello: “il nostro ex campo di calcio deve essere riqualificato non deturpato dal rumore e dal traffico”

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Reggio Calabria, Comitato Pro Sambatello: “contrari all’utilizzo dell’ex campo di calcio per attività sportive di fuoristrada e motoristiche”

“Siamo abituati alla miseria”. Viviamo in un paese le cui strade non sono percorribili, sommerso di spazzatura, dove non ci sono posti nemmeno per i morti al cimitero. Ma va così da tutte le parti, ci viene detto. Ogni zona della città soffre per molti disservizi, perché pretendere una particolare attenzione per il nostro paese? Non ci sono le risorse. Per noi come per gli altri. Legittimo ed inutile ogni replica. Altro e ben diverso, però, è il caso di quando le risorse esistono, anche sostanziose, e si sceglie di investirle nel modo più sbagliato ed irrispettoso per chi in quel paese ci vive.  È il caso di un avviso di gara, pubblicato dal settore sviluppo economico sport-promozione sportiva della città metropolitana di Reggio Calabria, per l’affidamento in gestione poliennale di quello che era il campo da calcio del paese, “destinato prioritariamente” alle discipline sportive di fuoristrada e motoristiche. Di fronte a tanto non si può tacere. E non si può farlo per due ordini di ragioni, il primo è che ci si trova di fronte all’ennesimo magheggio disgustoso di un delegato comunale che cambia le destinazioni d’uso dei luoghi nell’ombra, perché ad alcuno è dato sapere come, quando ed in che modo un campo da calcio sia divenuto uno spazio destinato alla moto cross. Secondariamente tutta la cittadinanza si oppone a tale progetto perché sbagliato, miope ed assolutamente incurante delle vocazioni del territorio, di un impatto ambientale devastante e immotivato“. Lo scrive in una nota stampa il Comitato Pro Sambatello.

“Perché proprio lì? Perché proprio questo tipo di sport? Non ci aspettiamo una spiegazione corredata da studi ed indagini documentate sull’impatto socio-ambientale dell’opera per scelta di questo tipo, come nel 2018 ci si aspetterebbe dal delegato di una città metropolitana, è chiaro che ci si trova di fronte ad un agire incompetente. Sarebbe stato sufficiente per chiunque, fare due passi dalle nostre parti per capire che quello non è proprio il posto giusto da destinare ad attività del genere. Il più cieco degli stolti si accorgerebbe dalla bellezza ineguagliabile di quel pezzo di terra, posizionato in mezzo si vigneti, con una vista sullo stretto da lasciare senza fiato. La sola cosa che ci resta è la bellezza e l’armonia che una passeggiata tra i vigneti dona a chiunque. Quel luogo deve essere riqualificato, non deturpato dal rumore e dal traffico. Quanto sarebbe bello per tutti poter avere a pochi passi dal centro una pista dove andare a correre, uno spazio per fare attività fisica all’aperto, dove portare i propri figli a giocare nell’assoluta sicurezza, dove organizzare per i paesi vicini manifestazioni di sana competizione sportiva, nel più incantevole dei quadri, per respirare aria pulita nella pace della campagna e nel rispetto delle attività produttive circostanti? Che sia chiaro a tutti che non si tratta di una cittadinanza che si oppone a priori a un’opportunità di sviluppo per il paese”, conclude.

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