Villa San Giovanni, M5S: “l’operazione “mala depurazione” e “Iris” dimostrano il valore del nostro lavoro”

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Villa San Giovanni, M5S: “il lavoro alla fine paga. Soddisfatti per le operazioni “mala depurazione” e “Iris” che riguardano situazioni che denunciamo da diversi anni”

“Il lavoro alla fine paga! ultimamente sono uscite due notizie che toccano il nostro territorio ed i cittadini villesi. Queste sono state due battaglie storiche del Meetup di Villa San Giovanni, e situazioni che denunciamo da anni. Il primo è il caso è l’operazione denominata “mala depurazione”. Sono gravissimi i reati ambientali ipotizzati che hanno portato a porre sotto sequestro preventivo 14 impianti di depurazione acque reflue comunali della provincia di Reggio Calabria. E’ stato nominato custode giustiziale di tutti gli impianti, con facoltà d’uso, il dirigente del Dipartimento 11 Ambiente della Regione Calabria, con obblighi di conformare urgentemente lo stato di fatto e di diritto degli impianti alle prescrizioni di legge e di regolamento applicabili in regione delle violazioni contestate nei provvedimenti di sequestro, il tutto entro e non oltre 45 giorni dalla notifica del provvedimento cautelare. Nello specifico, si parla di una <<Situazione di grave inefficienza, con carenze strutturali e di funzionamento per lo stato delle attrezzature, il mancato smaltimento dei fanghi prodotti, le deficienze dei processi depurativi e di disinfezione.>> Queste sono le condizioni del depuratore di Villa San Giovanni sito a Pezzo, che emergono dal decreto di sequestro preventivo firmato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria. Le indagini vanno avanti, anche e soprattutto per chiarire l’eventuale ruolo dei singoli indagati e in particolare dei sindaci e dei commissari che hanno amministrato i comuni interessati dal 2011 a oggi, finiti sotto inchiesta in quanto “atto dovuto”. Il Procuratore Bombardieri, durante la conferenza stampa, ha dichiarato che “in tutti i 14 impianti sequestrati ci sono delle irregolarità.” Mentre qualcuno delira parlando di “vocazione turistica” o di “bandiera blu”, il Meetup da denuncia le criticità di un depuratore evidentemente malato e del sistema fognario cittadino. Abbiamo immortalato con foto e video gli sversamenti irregolari in mare che erano frequenti fino a qualche tempo fà. Quando noi parlavamo di fitodepurazione e di processi innovativi, credendoci tanto da inserirli nel programma votato dai cittadini, c’hanno sempre snobbato vantando la buona funzionalità del depuratore”. Lo scrive in una nota stampa il MeetUp del Movimento 5 Stelle di Villa San Giovanni.

“A quanto pare avevamo le nostre ragioni! Le indagini della Guardia costiera, hanno di fatto dimostrato l’irregolarità della gran parte degli impianti della provincia di Reggio, tra i quali quello villese, da cui sono dipesi gli sversamenti illeciti e l’inquinamento del mare. Reati molto gravi su cui, in questi ultimi anni, il Meetup ha più volte richiamato l’attenzione chiedendo provvedimenti immediati per la messa a norma delle strutture. Pertanto, aspettiamo i risvolti delle indagini e ci auguriamo che i colpevoli si allontanino per sempre dalla cosa pubblica, visto i rischi igienico sanitari che ci hanno fatto correre e al danno che hanno portato al nostro territorio. Il secondo caso è l’operazione denominata “Iris”. Ecco uno dei cancri della Calabria, il cancro in questione si chiama ‘ndrangheta, che mette i suoi tentacoli nella cosa pubblica e distrugge i nostri territori. Ecco perchè poi aumentano i costi delle opere e spesso restano cantieri a cielo aperto e luogo di eterni lavori, il famoso movimento terra sul quale ci lucrano solo questi personaggi. Come diceva Paolo Borsellino:  “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.””, prosegue la nota.

“E’ ora che i cittadini si assumano le loro responsabilità, inizino ad alzare la testa e a rigettare questo sistema. Vediamo un costante impoverimento della nostra regione, e la causa sono proprio questi sistemi. I calabresi devono staccarsi dal concetto di mafia o dell’amico dell’amico. Questi criminali, avevano tentacoli talmente lunghi, che sono arrivati a metter mano sui lavori di ripascimento che hanno interessato le nostre coste. L’operazione Iris, è la quarta in poco più di due anni che interessa il nostro territorio (Fata Morgana, Gotha e Sansone le altre 3). Noi cittadini del Meetup avevamo denunciato delle irregolarità nei lavori che hanno toccato le coste villesi con il supporto del nostro Deputato del M5S Paolo Parentela. Anche grazie al nostro intervento si è acceso il faro dell’opinione pubblica su quell’opera, visto che abbiamo anche contribuito alle indagini. Su quei lavori c’erano anche le mani della ‘ndrangheta, precisamente la cosca Alvaro, tramite il loro “affiliato” Domenico Calabrese. Siamo stati gli unici a parlarne, ecco cosa possono fare dei cittadini liberi“, conclude.

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