A Girifalco, in contrada Romano, i militari hanno tratto in arresto un imprenditore agricolo, già gravato da decreto prefettizio di divieto di detenzione di armi, munizioni ed esplosivi, per detenzione di armi clandestine e relativo munizionamento, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
Nella mattinata del 23 novembre i Carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno dato corso ad ampio servizio coordinato di controllo del territorio con diverse perquisizioni locali nei Comuni di Girifalco e Jacurso. A Girifalco, in contrada Romano, i militari hanno tratto in arresto Domenico Calió, imprenditore agricolo, classe 83’, già gravato da decreto prefettizio di divieto di detenzione di armi, munizioni ed esplosivi, per detenzione di armi clandestine e relativo munizionamento, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il Calió è infatti stato trovato in possesso tra i vari stabili della sua abitazione rurale, di un fucile sovrapposto Cal.12, una pistola Cal.7.65, circa 290 cartucce per entrambe le armi di varie marche e calibro, circa 167 grammi di marijuana ed 8,7 grammi di hashish, contenuti ciascuno in un’unica confezione, un bilancino di precisione, 200 euro in banconote di piccolo taglio, materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e frattanto parte di una pianta di marijuana di circa 20 cm, imbottigliata insieme ad una bevanda alcolica quale ingrediente aromatizzante. Al Calió è stata anche contestata la detenzione di un artifizio pirotecnico di categoria F3 del peso di circa 500 grammi, nonché la detenzione di un richiamo acustico per volatili non consentito. Tutto il citato materiale è stato sequestrato. L’arrestato è stato ristretto in camera di sicurezza, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Nel corso dello stesso servizio a Jacurso, un giovane è stato denunciato per la detenzione di tre artifizi pirotecnici di categoria F3, del peso di circa 40 grammi cadauno. Il servizio ha avuto lo scopo di contrastare il proliferare di armi e stupefacenti nelle due cittadine, attività di repressione che muove tuttavia anche nell’ottica della prevenzione di ulteriori reati, per una tutela concreta della cittadinanza locale.