Droga: blitz tra Sicilia e Calabria, tra i corrieri insospettabili venditori ambulanti. L’hashish arrivava persino sull’isola di Lampedusa
Ufficialmente erano venditori ambulanti che giravano i mercatini rionali della Sicilia, nella realtà erano insospettabili corrieri della droga. E’ quanto emerge dell’operazione antidroga tra la Sicilia e la Calabria che all’alba di oggi ha portato all’esecuzione di quindici misure cautelari. “L’operazione costituisce il risultato di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia – ed avviata dalla Polizia di Stato, Squadra Mobile, nel mese di luglio 2016 e conclusa nel dicembre 2017 relativa ad un associazione a delinquere dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana reperite, tra l’altro, in territorio calabrese e destinate poi ad essere smerciate presso il mercato palermitano, agrigentino e dell’isola di Lampedusa”, spiegano gli investigatori. Promotori dell’associazione a delinquere, secondo l’accusa, erano Giuseppe Bronte, suo cugino Salvatore Bronte, con precedenti specifici e Gaetano Rizzo. “I primi due curavano il costante reperimento dello stupefacente presso i fornitori, intrattenendo mediante utenze riservate e scambio di sms rapporti diretti con il fornitore calabrese Domenico Stilo ed intervenendo anche presso gli spacciatori attivi nei mercati locali per risolvere problematiche legate al mancato pagamento delle partite di stupefacenti”, spiegano gli investigatori. Gaetano Rizzo, del rione ”Villaggio Santa Rosalia” manteneva i rapporti diretti con gli agrigentini Salvatore Capraro e Davide Licata, occupandosi delle trasferte finalizzate a consegnare a questi ultimi le sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina da vendere nel territorio di Agrigento e destinate sino all’isola di Lampedusa.
Gli inquirenti hanno appurato che “da giugno
Nel corso delle indagini nel settembre 2017 è stata individuata una piantagione di indoor di marijuana nel territorio di Villafrati con arresto di colui che se ne occupava materialmente. Si è così accertato “che operava sotto le direttive di Salvatore Bronte”. Nel corso delle indagini sono stati effettuati diversi arresti e sequestri. Nel contesto d’indagine si è anche arrivati al sequestro complessivo di 18 kg di stupefacente del tipo hashish, 3,350 kg di cocaina, 44 piante di marijuana e di 193.000 euro in contanti.
(AdnKronos)