Scommesse, maxi operazione con 68 arresti: “le mafie ora si proiettano su internet, non è più solo la mafia coppola e lupara ma hard disk e mouse”
Maxi operazione all’alba che ha portato l’arresto in tutta Italia di 68 persone. “Le mafie ora si proiettano su internet, non è più solo la mafia coppola e lupara ma hard disk e mouse”. A sottolinearlo Vincenzo Nicolì dello Sco nel corso della conferenza stampa sull’operazione contro gruppi criminali che si erano spartiti e controllavano, con modalità mafiose, il mercato della raccolta illecita di scommesse. “Una criminalità – ha spiegato il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe
-che entra in maniera spregiudicata nei settori di avanguardia del mercato economico globale”. Il gioco d’azzardo illecito “prevede pene irrisorie” – ha sottolineato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro – e “la mafia, in questo settore, rischia poco e guadagna tanto”. Anche il direttore della Dia Giuseppe Governale ha ribadito che “il quadro normativo va colmato perché nelle condizioni attuali la mafia a fronte di un costo e rischi sopportabili ottiene su internet enormi benefici economici”. Nel settore dei giochi e delle scommesse online “serve vigilanza continua”, ha sottolineato il procuratore nazionale Federico Cafiero De Raho, “alla luce di tutte le criticità che sono emerse”. “Non bisogna impedire le iniziative economiche ma controllarle – ha spiegato De Raho – E agire su più livelli, anche quello etico, con la scuola e l’educazione. I un Paese civile come l’Italia, non è
possibile che i bambini giochino e scommettano, senza che la cosa venga segnalata”.