Calabria: i presepi viventi restano simboli di aggregazione sociale

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Calabria: mancano pochissimi giorni al Natale e i borghi calabresi si vestono di luci e colori. In particolare, i presepi viventi trasmettono ancora senso di aggregazione sociale e culturale

Il presepe è un simbolo importante di aggregazione: ci sono ancora oggi, in Calabria, dei borghi che possiamo considerare dei veri e propri presepi viventi, in grado di raccontare una realtà che è quasi dimenticata. Basti pensare a tutti i mestieri degli artigiani che hanno lasciato una significativa, nonché carica di contenuti, impronta di tradizione e di cultura in questo territorio. Quindi, considerando il periodo, abbiamo pensato di dare un indirizzo specifico all’evento di confronto organizzato in città, nel quale abbiamo incluso,  proprio alla luce della tematica trattata, anche una visita nell’incantevole Gallicianò, dove, sulla scia delle radici greche ancora vive in Calabria, abbiamo partecipato ad una funzione religiosa alla chiesa ortodossa, condividendo con la comunità locale le tradizioni del luogo“.

Con queste parole Edoardo Sylos Labini, presidente nazionale di Cultura Identità ha sintetizzato l’iniziativa ospitata dalla Città Metropolitana e dalla Confapi al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi“.

Lo spunto di riflessione, aggiunge Labini, ci riporta, inoltre, ad un’altra dimensione che è quella del presepe e quindi, ancora una volta, di un restauro di significati, di simboli, di icone irrinunciabili”. “Il presepe – ha concluso – come emblema della famiglia, come esempio di quei valori che vogliono permanere e che vogliono continuare a parlare una lingua autentica, l’unica capace di consentire a questa Italia di andare avanti“.

A fare da cornice all’evento le opere realizzate dal reggino Ninì Sapone, uno dei maestri italiani dell’arte presepiale alla cui promozione ha dedicato gran parte della propria esistenza.

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