Eruzione dell’Etna nel giorno della Vigilia di Natale: paura per lo sciame sismico a Catania, lievi danni nei paesi etnei. Scosse di terremoto avvertite anche a Messina e Reggio Calabria
Uno sciame sismico con oltre 300 scosse, una nube di cenere visibile da decine di chilometri di distanza, tre bocche su cinque in attivita’, una o piu’ nuove fratture sul fianco della montagna. L’Etna si e’ risvegliato alla vigilia di Natale anche se la nuova attivita’ non sembra destare preoccupazione particolare tra gli esperti: l’allerta resta ferma sul giallo, il livello piu’ basso e, se non interverranno situazioni nuove nelle prossime ore, non sara’ innalzata. L’attivita’ sul vulcano attivo piu’ alto d’Europa e’ cominciata poco prima delle 9 del mattino: gli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che monitorano la montagna 24 ore su 24 hanno registrato oltre 130 scosse sismiche in poco piu’ di tre ore. Poi sono diventate 300 in tutta la giornata.
Dalle 21.30 di questa sera l’aeroporto di Catania sara’ chiuso. Contrariamente alle previsioni, la persistente attivita’ dell’Etna e la presenza di cenere vulcanica in atmosfera hanno reso indispensabile la decisione di chiudere lo scalo: niente arrivi ne’ partenze per tutta la notte. Domattina, in vista del primo volo delle ore 6, si riunira’ il Nucleo di Coordinamento Operativo (Nco), costituito da Enac, Enav, Aeronautica Militare e SAC, che decidera’ le eventuali variazioni sull’operativo della giornata. Si precisa che il 25 dicembre e’ un giorno che presenta pochissimi voli programmati (una ventina, circa le partenze). Completamente chiuso il Terminal C in assenza di voli EasyJet. Eventuali variazioni ai voli – comunicate dalle compagnie aeree – sono anche consultabili sul tabellone pubblicato sul sito dell’Aeroporto di Catania, sull’app ufficiale e sul bot Telegram. Modifiche all’attivita’ dello scalo saranno comunicate anche sui profili ufficiali di Facebook e Twitter.