Tedesco-Romagnolo, il calcio maltese ritrova due grandi protagonisti

StrettoWeb

C’è un pò di Italia a far parlare di se in quel di Malta. Ci sono un allenatore, Giovanni Tedesco ed il suo fidato preparatore atletico, Antonio Romagnolo, come protagonisti assoluti nel campionato di serie A Maltese. La squadra che sta stupendo per gioco e continuità di risultati è quella dell’Hamrun Spartans Football Club, una società calcistica maltese con sede nella cittadina di Hamrun. Dal 2012 la squadra milita nella massima divisione del campionato maltese, con a capo il Presidente Nunzio Antignani. Lo stesso Patron ha fatto capire di volere l’Europa League a fine stagione.
Una stagione iniziata con grandi aspettative per la formazione degli Spartans. Infatti, la società ha voluto puntare forte su una delle figure più amate in terra Maltese, l’allenatore Giovanni Tedesco. L’ex Palermo e Perugia, è parecchio amato nell’isola, questo grazie ai suoi metodi di allenamento. In tanti sono stregati dal suo modo di fare calcio, tanta intensità e grande dedizione alla parte tecnica.
Il tutto grazie al valido lavoro e prezioso supporto del fidato collaboratore, il siciliano Antonio Romagnolo. Anche quest’ultimo, negli anni, è diventato una delle figure più apprezzate del calcio maltese e non solo. Anni di esperienza in giro per il mondo, per studiare e far cresce preparazione e professionalità. Sono bastati pochi mesi in casa Hamrun per apprezzare il valore di questo giovane milazzese che nel tempo ha fatto acquisire ai propri ragazzi capacità atletiche invidiabili. Ad appoggiare questi due straordinari professionisti, c’è un altro siciliano, il Direttore Gaetano Farruggio capace di mettere assieme uno staff tecnico di qualità e una rosa che si sta dimostrando sempre.piu competitiva.
Dietro questi risultati ci sono: gavetta, tanto lavoro e tanto studio. E’ tra i pochi preparatori atletici esaltati in maniera evidente dai calciatori. Infatti, anche e soprattutto atleti esperti con alle spalle anni di esperienza decantano il suo lavoro riscontrando netti miglioramenti sotto vari punti di vista e non solo in campo. Vengono riconosciuti grandi doti da mental coach, queste permettono anche il mantenimento di concentrazione alta e di spogliatoio unito e coeso verso l’obiettivo comune. Una squadra quella dell’Hamrun che grazie a questa coppia italiana ha fatto un netto salto di qualità portandosi a ridosso della vetta della classifica. Molti giocatori sono entrati nel mirino da parte di alcuni club, tra questi anche qualche squadra italiana. Si continua a sognare in casa degli Spartani Maltesi, Tedesco e Romagnolo non si pongono limiti e sognano in grande.
La redazione di StrettoWeb ha intervistato il preparatore atletico dell’Hamrun, il milazzese Antonio Romagnolo, grande protagonista in terra Maltese. Ecco le sue dichiarazioni:

Com’è stato ritornare a lavorare a Malta con Giovanni dopo l’esperienza in Juve ed in Germania?

“Tornare a Malta per me è stato molto positivo, conservo molti ricordi positivi sia sportivi che privati. Dopo un anno e mezzo in Germania ho anche ritrovato Giovanni Tedesco. Con lui 7 anni fa ho lasciato le giovanili del Palermo e iniziato a lavorare con le prime squadre. Lui è una grande persona, ci conosciamo ormai da tanto tempo e posso dire che continuo a non capire come sia possibile che un allenatore come lui non stia allenando in Italia. È un allenatore di grandissimo talento, grintoso, preparato e dalla mentalità vincente. Per me lavorare con lui è un piacere enorme sia a livello umano che sportivo.”

Come ti approcci al tuo lavoro e quali sono le tue priorità?

“Il mio approccio al lavoro che svolgo è molto globale. Sono parte di uno staff, e come tale, nel rispetto delle reciproche competenze, mi confronto con tutte le componenti, staff medico e staff tecnico, e in particolar modo con il coach con lui c’è un confronto costante sotto tutti gli aspetti, che erroneamente spesso vengono ritenuti divisi e partizionionati.
Ritengo che l’aspetto umano e mentale sia primario a tutto il resto. Credo che per quanto possibile in un contesto lavorativo i rapporti umani possano fare la differenza,dando  forza al gruppo e sostenendolo nei momenti difficili.
Io mi reputo un piccolo ingranaggio di un meccanismo complesso. Cerco di fare sempre del mio meglio affinché tutta la macchina squadra possa essere sempre al massimo.
Sotto l’aspetto tecnico, cerco di modulare e curare l’intensita di ogni singolo allenamento, gestendo insieme al coach, spazi e tempi delle singole proposte in modo da rientrare nei parametri prestabiliti nella programmazione settimanale.”

Hai cambiato qualcosa rispetto al tuo modo di lavorare delle esperienze passate?

“Credo che curare il recupero sia fondamentale, oggi con l’hamrun spartans lavoro in maniera molto diversa da come ho fatto precedentemente con Birkirkara e Floriana, non perché reputo errato quanto fatto prima, ma perché oggi lavoro con un gruppo totalmente diverso dai precedenti e sul quale abbiamo, Dovuto “cucire un nuovo abito su misura”.

 

 

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