Terremoto Catania, INGV: “avvertito in tutta la Sicilia Orientale da Messina a Ragusa”

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Terremoto Catania: avvertito in tutta la Sicilia Orientale con massimo risentimento nell’area epicentrale

Il terremoto, che si è verificato la notte scorsa a circa 2 km a Nord di Viagrande e Trecastagni, è stato avvertito in tutta la Sicilia orientale, da Messina all’area siracusana, con massimo risentimento nell’area epicentrale. E’ quanto riporta il sito dell’Ingv. Il terremoto si è verificato a 5-6 km dalla costa ad una profondità̀ stimata intorno a 1,2 Km. L’ubicazione dell’evento è molto simile a quella del terremoto del Catanese del 20 febbraio 1818. Dall’inizio dell’attività etnea complessivamente nella zona sono avvenute oltre 60 scosse con magnitudo superiore a 2.5, la maggior parte sono localizzate nelle vicinanze delle scosse di magnitudo fra 4.0 e 4.3 avvenute il 24 dicembre. Nella stessa area epicentrale si è verificato il 20 febbraio 1818 un terremoto cui è̀ attribuita una magnitudo Mw pari a 6.3. Nell’area le intensità̀ massime per tale evento sono state valutate intorno al IX e IX-X in varie località della zona (Aci Sant’Antonio, Aci Santa Lucia, Aci Consolazione, Aci Catena, etc.). Inoltre questa regione ha sperimentato risentimenti massimi fino al X grado, a causa però dell’evento di magnitudo M 7.3, avvenuto l’11 gennaio 1693 nella Sicilia sud-orientale, con epicentro vicino a Siracusa. l’Ingv inoltre fa sapere che la mappa di pericolosità sismica (espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi) include l’area epicentrale attuale in una zona a pericolosità molto alta con valori di accelerazione orizzontale compresi nell’intervallo 0.225-0.250 g, in prossimità di un settore a pericolosità molto alta che si estende dalla Calabria fino alla zona iblea.

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