Terremoto a Catania, il drammatico racconto di un testimone che ha portato in salvo un disabile: “È stato terribile, si rimane senza parole”

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Terremoto a Catania, un testimone racconta i momenti drammatici vissuti dopo la scossa

Giuseppe Torrisi, 76enne ex sindaco di Acireale dal 2001 al 2008, racconta i momenti drammatici vissuti durante e dopo il sisma che la notte del 26 dicembre ha colpito il territorio di Catania: un racconto che descrive minuziosamente i momenti vissuti da una famiglia per portare in salvo il figlio disabile.

“E’ stato terribile. La scossa è stata più forte di quella che ci si aspettava. Si rimane senza parole. E’ stato difficile per mia sorella, 84 anni, e la sua famiglia, con un figlio disabile, affrontare quei momenti. Lei ora non c’è qui. E’ a casa mia ad Acireale. Anch’io abito lì. Appena ho sentito la scossa sono venuto subito a vedere cosa è successo. Ho impiegato due ore ad arrivare. L’autostrada era bloccata”. Il 76enne si trovava davanti al portone di casa della sorella, da poco i vigili del fuoco dopo il sopralluogo hanno dichiarato inagibile la palazzina di due piani dove la donna abitava con il marito e il figlio.

“Appena ho sentito la scossa ho telefonato ma non rispondeva nessuno. Ho subito pensato al terremoto del 1984 e sono corso qui”. La porta di casa del figlio disabile era bloccata e non si riusciva ad aprire. Marito e moglie “con la forza della disperazione l’hanno sfondata”. Dopo qualche ora trascorsa in auto, Giuseppe Torrisi è riuscito a portare tutti a casa sua. Il genero, cardiopatico, è stato trasportato nell’ospedale Cannizzaro di Catania. “Speriamo – dice – lo Stato ci aiuti a ricostruire queste case. Ad Amatrice non sono ancora tornati nelle loro case. Speriamo che non succeda anche qui”. 

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