Come si ascolta musica oggi? Le abitudini e i consumi degli utenti

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La musica è una presenza piuttosto diffusa, tanto che il tempo trascorso in una settimana ad ascoltare brani musicali è pari a 17,8 ore, pari a circa 2 ore e mezzo al giorno

La musica è un elemento costante tra le generazioni ma lo stesso non si può certamente dire per quanto concerne le abitudini e i consumi degli utenti che, in buona evidenza, sono cambiate radicalmente nel corso degli anni. Ma come ascoltiamo la musica oggi? E che cosa sta cambiando in maniera così repentina da porre le basi per un nuovo sviluppo futuro?

Il primo elemento che salta agli occhi osservando l’infografica di Recovery Data, azienda specializzata in recupero dati, è che la musica è una presenza piuttosto diffusa, tanto che il tempo trascorso in una settimana ad ascoltare brani musicali è pari a 17,8 ore, pari a circa 2 ore e mezzo al giorno.

Per quanto riguarda le modalità di fruizione dei contenuti musicali, l’87% di chi ascolta musica lo fa attraverso una radio (prevale ancora il ricorso alla radio analogica, sebbene un terzo opti per la radio digitale). Cresce ancora la quota di coloro che ascoltano musica anche mediante lo streaming video su YouTube & co. (75%), mentre sono una corposa minoranza coloro che invece puntano sullo streaming audio (45%, con il 27% che opta per le modalità pay) e coloro che invece conservano il piacere del supporto fisico (44%, con prevalenza per i CD, ma con il 17% che non disdegna i vinili).

Insomma, a ben vedere, una prima importante considerazione è già possibile farla: ascoltiamo tanta musica, e lo facciamo sempre di più attraverso il ricorso a diversi strumenti di fruizione dei contenuti multimediali, non trascurando la possibilità di passare dalla radio analogica a quella digitale, dallo streaming su YouTube all’ascolto della propria collezione preferita di mp3  e così via.

Passando poi ai dati sui luoghi di maggiore ascolto della musica, prevale ancora la macchina: i viaggi verso il luogo di lavoro, di svago o di casa, sono sicuramente la base più utile per poter ascoltare la propria musica preferita o lasciarsi cullare da ciò che viene trasmesso dalle principali radio (66%). Il secondo luogo preferito per ascoltare la musica è però casa propria: il relax garantito dall’ascolto della musica è infatti segnalato dal 63% degli intervistati, che peraltro (nel 54% dei casi) ritiene la musica un gradevole aiuto per poter allietare e rendere meno faticose alcune attività come la cucina o la sistemazione della casa.

Che la musica sia una colonna sonora di molte attività è poi confermato dal fatto che il 40% delle persone coinvolte dal sondaggio abbia affermato di ascoltare musica mentre studia o lavora, mentre un altro 36% ha precisato di ascoltare volentieri la musica mentre fa attività fisica. C’è poi un 19% di irriducibili che ascolta la musica poco prima di andare a dormire, permettendo così ai brani musicali di poter svolgere un piacevole accompagnamento verso il sonno.

Qualunque sia la modalità e il momento di fruizione, una cosa è certa: il mercato musicale continua a crescere, e le innovazioni del prossimo futuro sembrano mettere le basi per nuovi sviluppi sempre più personalizzati e redditizi.

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