Dall’inizio dell’eruzione dell’Etna sono avvenute complessivamente nell’area oltre 70 scosse con magnitudo superiore a 2.5
L’Etna fa paura e dall’inizio dell’eruzione, il 23 dicembre scorso, sono avvenute complessivamente nell’area oltre 70 scosse con magnitudo superiore a 2.5 (di cui 5 con magnitudo pari o superiore a 4), la maggior parte delle quali sono localizzate a sud dell’epicentro del terremoto di Milo. E’ quanto sottolineato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il terremoto di magnitudo 4.1, delle 00.50, secondo i dati l’Ingv, si colloca nell’area di Piano Pernicana, sul versante nord-orientale dell’Etna nel comune di Linguaglossa, a circa 10 km da Milo, Trecastagni e Sant’Alfio. La scossa è stata localizzata ad una profondità di 2 km. Non ci sono state fino a questo momento repliche significative nella stessa area. Il sisma ha colpito una zona posta oltre 20 km a Nord-nord-ovest della zona interessata dall’evento di magnitudo 4.9 del 26 dicembre scorso, localizzata in prossimità di Viagrande, sul versante sud-orientale dell’Etna.