Le scelte del Governo, molto più rosso che “giallo-verde”: Salvini fa da stampella ai comunisti grillini e l’Italia entra in quel medioevo socio-economico di sottosviluppo, degrado e sottocultura da cui si era salvata nel Dopoguerra
Lo chiamano “l’uomo forte del Governo“, addirittura “il Capitano“: invece Salvini è l’ultima ruota del carro di questo esecutivo. Soltanto in un mondo immaginario della volgata popolare viene visto come un leader per il carisma che riesce a esprimere in televisione e nelle piazze, catalizzando l’attenzione sul tema della sicurezza e dell’immigrazione. In realtà Salvini sta soltanto facendo da stampella al Movimento 5 Stelle e al governo Bolscevico dei Grillini, un disastro che sta riportando indietro l’Italia al medioevo. Altro che Pd, Articolo-1, Potere al Popolo, Zingaretti, Emiliano, Sala, De Magistris e Orlando. I comunisti sono al Governo con i vari Di Maio, Di Battista, Fico, Toninelli, Laura Castelli ispirati dal nuovo Lenin nostrano, Beppe Grillo: stanno riuscendo addirittura lì dove il Partito Comunista fallì nei primi decenni del Dopoguerra, quando era al massimo del suo splendore (e dei suoi consensi).
Numerosi provvedimenti governativi riportano l’Italia nel medioevo, e i giornalisti si trovano ogni giorno bersaglio di pesantissime critiche da parte delle più alte cariche del Governo. Oggi è stato Toninelli a dire che “Un giornale che dice che sul Brennero ho fatto una gaffe dovrebbe chiudere i battenti e chiedere scusa. Chi dice che è una gaffe si deve vergognare“. Il problema è che l’Autostrada del Brennero è pubblica da sempre, non è mai stata gestita da privati. Quindi Toninelli la gaffe l’ha fatta eccome, e l’unico a doversi vergognare per l’ennesimo gratuito attacco alla libertà di stampa è lui. Senza neanche voler entrare nel merito della discussione sul pubblico/privato: ogni giorno abbiamo le testimonianze di come (non) funziona nulla che viene gestito dal pubblico, a differenza del privato. I grillini sono proprio quelli che hanno fatto le battaglie per l’acqua pubblica, e il risultato sono le nostre città assetate con condotte rotte, perdite, guasti e disservizi. Per Toninelli deve “finire la mangiatoia“, anche se una mangiatoia non c’è: il Ministro grillino usa la tipica terminologia comunista della lotta di classe e dell’odio sociale.
E Salvini, forse, è ancora peggio perchè fa da stampella a questo vero e proprio disastro comunista, di cui è pienamente complice. Aveva promesso la flat tax e l’eliminazione delle accise sulla benzina “nel primo consiglio dei ministri“. Erano gli unici provvedimenti davvero liberali, cioè di destra, della sua campagna elettorale: dopo 8 mesi di Governo sono finiti nel dimenticatoio. Evaporati come la neve al sole. A differenza delle follie a 5 Stelle (e pugno chiuso).