‘Ndrangheta, maxi blitz con 400 militari tra Piemonte e Calabria: c’era patto con la Mafia per attività illecite, sequestro record di 45 milioni. Salvini: “nessuna pietà”

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‘Ndrangheta, maxi blitz della guardia di finanza tra Piemonte e Calabria: arresti e sequestri, colpiti 18 soggetti

Maxi Blitz della guardia di finanza di Torino contro la ‘Ndrangheta. I finazieri del Comando Provinciale di Torino e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, unitamente a carabinieri del ROS di Torino, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, sono impegnati in una vasta operazione nei confronti di un sodalizio di matrice ‘ndranghetista radicato sul territorio piemontese e collegato con i referenti delle strutture organizzative, insediate in Calabria, nella provincia di Vibo Valentia. Impegnati nell’operazione oltre 400 militari delle forze dell’ordine. I militari stanno eseguendoun’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino a carico di 18 soggetti (di cui 17 in Italia e 1 già detenuto all’estero) responsabili a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla produzione e al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e truffa. Gli investigatori del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Torino hanno ricostruito l’operatività di una ‘ndrina esercitante un controllo capillare su un territorio che dal Comune di Carmagnola si estende sino ai confini della Provincia di Cuneo.

Dalle indagini è emersa anche l’esistenza di un sodalizio “allargato”, composto da cosche della ‘ndranghetaoperative tra le province di Torino e di Cuneo che avevano stretto un patto di alleanza con esponenti di Cosa Nostra siciliana, attivi a Carmagnola. In tal modo personaggi di spicco dei distinti contesti mafiosi hanno potuto gestire, di comune accordo, numerose attività illecite nei settori del traffico di stupefacenti e delle estorsioni. Obiettivo della vasta operazione di polizia è anche il sequestro di numerosi immobili, società (finanziarie, immobiliari, concessionarie di autoveicoli, imprese edili), conti correnti e cassette di sicurezza per un valore complessivopari a oltre 45milioni di euro. Oltre 60 le perquisizioni, nei confronti dei 35responsabili complessivamente indagati,in diverse località delle province di Torino, Genova, Cuneo e Vibo Valentia, condotte con il supporto di unità cinofile, un velivolo delle Fiamme Gialle e mezzi tecnici dell’Esercito Italiano -32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano.

C’era un patto tra Mafia e ‘Ndrangheta per le attività illecite in Piemonte

Se ieri la Procura di Reggio Calabria ha certificato il patto criminale tra mafia e ‘Ndrangheta per uccidere il giudice Antonino Scopelliti nel lontano 1991, oggi gli investigatori hanno scoperto che c’era un patto tra ‘Ndrangheta e mafia anche nella gestione delle attivita’ illecite tra la provincia di Torino e quella di Cuneo. Anche questo e’ emerso nel corso dell’indagine ‘Carminius’ del Gico della Guardia di finanza e del Ros dei Carabinieri. Alcuni presunti esponenti legati alla ‘ndrina Bonavota e uomini di Cosa Nostra attivi a Carmagnola e in alcune zone del Cuneese si sono spartiti il traffico di stupefacenti, estorsioni e le videoslot con una “gestione non bellicosa“, come e’ stata definita dagli inquirenti.

Intimidazioni e minacce anche agli amministratori comunali

Intimidazioni, minacce e attentati incendiari ai danni di amministratori comunali per impedire il varo di un regolamento piu’ restrittivo sull’installazione delle slot machine nei locali pubblici. E’ uno dei risvolti dell’inchiesta della direzione Distrettuale Antimafia di Torino, chiamata in codice operazione Carminius, contro le attivita’ della ‘Ndrangheta nel Torinese. Ad essere preso di mira dalle cosche e’ stato, in particolare, il comune di Carmagnola: tra il 2014 e il 2018 sono state incendiate le auto del vicesindaco Vincenzo Inglese e dell’assessore Alessandro Cammarata.

‘Ndrangheta, 15 arresti nell’operazione “Carminius”: i primi nomi

Sono 15 le persone finite in carcere nel corso dell’operazione “Carminius” condotta stamattina dal Gico della Guardia di finanza e dai carabinieri del Ros. Quattordici di loro sono indagate per associazione a delinquere di stampa mafioso finalizzata alla produzione e al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e truffa. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Torino gli indagati sono legati alla ‘ndrina Bonavota, originaria della provincia di Vibo Valentia, ed erano attivi nell’area di Carmagnola. Il gruppo sarebbe guidato da tre capi: Salvatore Arone di 60 anni, Francesco Arone (58 anni) e Antonino Defina (53 anni). Due uomini sono accusati invece di concorso esterno in associazione mafiosa: tra questi c’e’ il proprietario di due concessionarie di automobili. Il valore dei sequestri di societa’, conti correnti e cassette di sicurezza supera i 45 milioni di euro.

Salvini: “la pacchia è finita, nessuna pietà per i criminali”

Foto di Roberto Monaldo – LaPresse

Altro successo contro la ‘Ndrangheta. Oltre 400 carabinieri e finanzieri, coordinati dalla Dda di Torino, stanno smantellando una rete piemontese dei clan. Droga, estorsioni, fatture false, affari con le slot machine e tanto altro. Sequestrati beni per 40 milioni di euro. Complimenti alle Forze dell’Ordine e agli inquirenti. Nessuna pieta’ per i criminali: la pacchia e’ finita“. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

‘Ndrangheta, l’appello: “serve più collaborazione dei cittadini”

Non dobbiamo parlare di un cancro invasivo come in altre aree geografiche, ma di una febbricola permanente che comunque, se non viene contrastata e repressa, puo’ diventare qualcosa di molto piu’ grave. Ma per questo ci aspettiamo qualcosa in piu’, sul versante della collaborazione, dal mondo dell’economia e della societa’ civile“. Lo ha detto Paolo Borgna, procuratore vicario a Torino, illustrando in una conferenza stampa i dettagli dell’operazione ‘Carminius’ contro le attivita’ della ‘Ndrangheta nella zona di Carmagnola, nel Torinese. Borgna ha fatto presente che e’ in corso un secondo filone di indagine e, a questo proposito, ha sottolineato che “l’amministrazione comunale di Carmagnola ci ha fornito un grosso aiuto. E’ stata molto piu’ collaborativa dei cittadini. Speriamo che la tendenza cambi“.

‘Ndrangheta: “l’aggressione ai patrimoni illeciti è la nuova frontiera nella lotta al crimine”

L’aggressione ai patrimoni illeciti e’ la nuova frontiera nella lotta al crimine organizzato“. Lo ha detto il generale della guardia di finanza Alessandro Barbera, comandante dello Scico della guardia di finanza, oggi a Torino per l’operazione Carminius contro la ‘Ndrangheta nel Torinese dove, fra l’altro, sono stati eseguiti sequestro per 45 milioni di euro. “Se questa e’ una ‘febbricola’ come ha detto il procuratore Borgna – ha osservato il generale – la nostra e’ stata una massiccia dose di aspirina“.

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