Sgombero baraccopoli San Ferdinando: riunione in Prefettura a Reggio Calabria
“Abbiamo già pronti 30 moduli abitativi nuovi, messi a disposizione dal ministero dell’Interno, che garantiranno l’accoglienza di circa 250 migranti. Lunedi’ incontrero’ i sindaci della Piana di Gioia Tauro (RC) per illustrare questa opportunita’. Il nostro obiettivo, dopo l’abbattimento della baraccopoli di San Ferdinando, e’ quello di svuotare le tendopoli e avviare un progetto di accoglienza diffusa nei comuni della Piana“. Cosi’ il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, nel corso del resoconto finale delle operazioni di sbancamento della baraccopoli sul territorio del Comune reggino ed il trasferimento dei migranti nelle nuove tendopoli e nei progetti Sprar e nei Cas. “Venerdì, inoltre, proseguirà l’interlocuzione con la Regione Calabria che avrebbe anche altri moduli abitativi – ha aggiunto il prefetto – l’idea sarebbe quella di distribuirne tre o quattro in ogni Comune in comodato d’uso gratuito, per evitare che si ripeta la creazione di un ‘ghetto e non luogo’ come e’ stato finora l’area della baraccopoli”. “Inizia ora una seconda fase – ha concluso di Bari – auspicando una accoglienza diffusa: sarebbe un peccato che non si sfrutti questa opportunità“.
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Nella tarda serata di ieri si sono concluse le operazioni di abbattimento della baraccopoli di San Ferdinando nell’area portuale di Gioia Tauro, realizzata spontaneamente dai migranti e che insisteva nella zona da dieci anni. Concluse anche le operazioni di sistemazione dei migranti che sono stati alloggiati nelle nuove tendopoli allestite a ridosso della area dismessa. I numeri dell’operazione complessiva sono stati comunicati oggi nel corso di un incontro alla Prefettura di Reggio Calabria, al quale hanno preso parte tutti i soggetti istituzionali e associativi che hanno preso parte alle attivita’, tra questi: esercito, protezione civile, forze dell’ordine, Caritas, Comune di San Ferdinando. I migranti trasferiti negli Sprar e Cas nella regione sono stati 207, nelle nuove tende ne sono stati sistemati 150, mentre nella tendopoli gia’ esistente i migranti sono saliti a 835. “A tutti abbiamo dato la possibilita’ di un alloggio” ha dichiarato il prefetto Michele di Bari. “Abbiamo impiegato 600 uomini di pubblica sicurezza – ha affermato il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi – complessivamente con tutti gli altri soggetti coinvolti siamo arrivati a 900. All’interno della baraccopoli abbiamo trovato due case di prostituzione, diverse altre attivita’ illecite, centinaia di bombole di gas, presenza di materiale in amianto ed eternit”. “Lo smantellamento – ha aggiunto il questore – e’ stato preceduto da un’ampia attivita’ di mediazione e confronto affinche’ tutto si svolgesse in tranquillita’. E cosi’ e’ stato”. Il costo dell’operazione stimato dalle schede tecniche ammonta a 569mila euro, che comprende anche le fasi di smaltimento dei detriti che andranno tipizzati. Al momento la nuova tendopoli e’ gestita dal Comune di San Ferdinando.
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