Reggio Calabria: Avis e Del Core Volley Academy insieme per donare e amare lo sport

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Reggio Calabria: Avis e Del Core Volley Academy insieme per donare e amare lo sport. Calipari: “Siamo contenti che l’ex capitano della Nazionale di Volley, Antonella Del Core, e il presidente dell’Academy, Francesco Surace, siano entrati nella famiglia Avis”

Genera importanti frutti la sinergia tra l’Avis Odv Comunale di Reggio Calabria e la Del Core Volley Academy che a Reggio, su impulso dell’ex capitano della Nazionale di Volley Antonella Del Core, sta coinvolgendo quaranta bambine in un progetto di educazione allo Sport.
“Nel segno della solidarietà – ha evidenziato la presidente dell’Avis OdV Comunale Reggio Calabria, Myriam Calipari – diamo seguito alla collaborazione che abbiamo avviato nei mesi scorsi con la Del Core Volley Academy il cui progetto di educazione allo Sport per bambine, accrescendo le opportunità di pratica sportiva e di sensibilizzazione verso stili di vita corretti nella nostra Città, si attaglia perfettamente alla mission dell’Avis. Per noi donare il sangue e vivere in modo sano, come ogni Sport richiede, costituiscono due azioni inscindibili. Ringraziamo, quindi, Antonella Del Core e Francesco Surace, presidente dell’Academy, per essere venuti a donare il sangue presso la nostra UdR”, ha commentato ancora la presidente Myriam Calipari. “Siamo orgogliosi di annoverare anche l’ex capitano della Nazionale di Volley, Antonella Del Core, napoletana di origini ma reggina di adozione, tra i campioni sportivi che hanno voluto intrecciare con l’Avis comunale reggina il loro percorso, scegliendo di donare il sangue e di promuovere con noi la loro attività di educazione allo Sport. Restiamo, infatti, profondamente convinti che il binomio Sport e Donazione di sangue incarni in modo concreto il valore della Solidarietà”, ha evidenziato il consigliere nazionale reggino Mimmo Nisticò.

Una collaborazione iniziata sotto i migliori auspici alla presenza, lo scorso ottobre, del presidente nazionale Gianpietro Briola, proprio presso la sede comunale dell’Avis OdV, e poi proseguita con le mattinate di gioco e divertimento in piazza Duomo in occasione delle iniziative natalizie del Comitato Corso Sud e con la presentazione dell’Avis alle famiglie delle piccole atlete dell’Academy al palaBotteghelle, dove campeggia uno striscione dell’Avis. Adesso Antonella Del Core e suo marito, Francesco Surace, presidente dell’Academy, si sono recati presso la sede del’UdR, al numero 585 del Corso Garibaldi, per effettuare la loro prima donazione, dando così maggiore concretezza all’impegno che l’Academy intende profondere anche per l’Avis. Presente in Avis anche Michela Velardi che, con Mohamed Amri e Carmen Foti, completa lo staff tecnico dell’Academy. “La Salute per ogni atleta – ha spiegato Antonella Del Core – è fondamentale per praticare correttamente lo sport e vivere in sicurezza la propria passione. La possibilità di valorizzare questa consapevolezza, anche nell’ambito della nostra Academy, ci è sembrata una grande opportunità per offrire il nostro contributo all’attività di sensibilizzazione della comunità reggina su questo tema. Così, dopo il primo torneo giocato in occasione della prima tappa del Volley S3, promossa dal comitato provinciale reggino della Fipav e dal centro addestramento al Volley Gallico, in occasione della quale abbiamo registrato grande entusiasmo delle nostre piccole atlete e delle loro famiglie, adesso la nostra Academy segna un altro passo di crescita con l’Avis”, ha commentato Antonella Del Core. “La nostra Academy propone al territorio un progetto sportivo che ci sta regalando grandi soddisfazioni. Per questa ragione siamo proiettati verso il futuro con motivazione ed entusiasmo. Sposare la causa dell’Avis per noi rappresenta un passo in avanti naturale, che accresce il nostro patrimonio di valori. Desideriamo che accanto ai valori del rispetto delle regole e dell’avversario e della salute fisica e psichica, vi siano anche quelli della responsabilità verso chi è in attesa di trasfusione e della solidarietà”, ha concluso Francesco Surace.

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