Aeroporto dello Stretto, Occhipinti: “si faccia chiarezza sul taglio dei voli Blue Panorama”

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Occhipinti: “ancora pessime notizie per l’Aeroporto dello Stretto. Blu Express, ramo low cost della Blue Panorama Airlines, sta cancellando i nuovi voli da Reggio Calabria verso Bologna e Torino e riducendo le frequenze su Milano Bergamo”

“Ancora pessime notizie per l’Aeroporto dello Stretto. Blu Express, ramo low cost della Blue Panorama Airlines, sta cancellando i nuovi voli da Reggio Calabria verso Bologna e Torino e riducendo le frequenze su Milano Bergamo. Dalle ultime notizie acquisite il Reggio Calabria – Bologna è in vendita solo fino al 09 Giugno, mentre il Reggio Calabria – Torino fino al 10 Giugno. Un nuovo duro colpo per lo scalo reggino proprio mentre si apre la stagione turistica”. Lo sostiene il componente del direttivo provinciale dell’Udc Riccardo Occhipinti che chiede spiegazioni alla Sacal anche al fine di ottenere chiarezza sulle reali prospettive dell’aeroporto. “Mentre si continua a buttare fumo negli occhi sul possibile arrivo di Ryanair – dice ancora Occhipinti – la realtà parla di lavoratori a spasso e di voli ridotti al lumicino, con un rinnovato monopolio da parte di Alitalia che offre collegamenti ad orari non consoni e a prezzi fuori mercato. Una situazione assurda per un bacino di utenza ampio come quello della Città Metropolitana”. “Prima di ogni altra cosa – dice ancora Occhipinti – serve chiarezza da parte della Sacal e anche da parte delle Istituzioni preposte a determinare le politiche di sviluppo della Regione e del territorio provinciale. Il governatore Oliverio si è battuto per ottenere la gestione integrata degli scali calabrese che è stata affidata alla Sacal. Quali sono i risultati di questa gestione? Avere sventato la chiusura degli scali di Reggio e Crotone pagandoli cari in termini di occupazione e servizi non può certo considerarsi un grande obiettivo raggiunto. L’aeroporto di Reggio ha bisogno di politiche diverse e deve diventare attrattore di compagnie aeree diverse da Alitalia e non uno scalo in cui nessuno vuole operare perché non esistono le convenienze economiche per farlo. Convenienze che poco hanno a che vedere con il flusso dei passeggeri. E la politica, compresa l’Amministrazione della Città Metropolitana, non può continuare a tenere la testa sotto la sabbia”.

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