Elezioni San Luca, Oliverio ha incontrato nella sala consiliare i cittadini, i due candidati alla carica di primo cittadino, Klaus Davi e Giuseppe Bartolo e il Commissario Prefettizio Salvatore Gullì
“Mi sono sempre battuto e continuerò a battermi fino a quando avrò forza ed energia perché anche in questa nostra terra, la cui immagine è stata sfregiata per tanti anni dalla ‘ndrangheta e dall’illegalità, si affermi e prevalga la Calabria positiva. Per questo oggi sono qui, a San Luca, che considero la frontiera in cui più forte e più decisa deve essere la battaglia per l’affermazione della democrazia”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio questa mattina a San Luca nel corso di una visita istituzionale al piccolo comune aspromontano dove domenica prossima, dopo 11 anni, si tornerà finalmente a votare per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale dopo un periodo di commissariamento dovuto alla mancata presentazione di candidati. Nel corso della visita Oliverio ha incontrato nella sala consiliare i cittadini, i due candidati alla carica di primo cittadino, Klaus Davi e Giuseppe Bartolo e il Commissario Prefettizio Salvatore Gullì. “Ho scelto di essere oggi qui, insieme a voi -ha proseguito Oliverio-perché domenica prossima si celebra una giornata importante che ho definito la “primavera della democrazia” e anche perché considero San Luca un simbolo, la trincea più avanzata in cui più intensa e coraggiosa deve essere la battaglia contro l’illegalità e il crimine organizzato. Insieme a Davi e Bartolo e a quanti si sono impegnati in questa tornata elettorale, voglio metterci la faccia ed impegnarmi in prima persona per difendere le ragioni di una Calabria onesta e positiva che non è assolutamente quella rappresentata da Raiuno con la messa in onda del film-tv che ha raccontato i tragici fatti del Ferragosto del 2007 nella cittadina tedesca dove furono uccisi in un attentato sei italiani, intitolato “Duisburg – linea di sangue”. Una rappresentazione vergognosa che, come ho scritto ieri in una lettera indignata inviata all’Amministratore Delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha offeso la Calabria e i calabresi e inflitto una pena ulteriore a questa terra che conosce bene il peso della ‘ndrangheta e ad esso con orgoglio e laboriosità oppone la forza della sua umanità”. “E’ una battaglia -ha sottolineato il presidente della Regione- che dobbiamo combattere tutti insieme con la stragrande maggioranza dei cittadini calabresi che è gente onesta, accogliente e laboriosa. Questa è la madre di tutte le battaglie, senza la quale non potrà esserci mai alcun futuro per questa terra la cui proiezione esterna continuerà ad essere, sempre e comunque, l’immagine negativa che conviene mostrare ai nostri nemici, che è quella di una regione “rognosa” e apatica, collusa e immersa fino al collo nella corruzione, nel malaffare e nella illegalità, da cui è meglio stare il più lontano possibile. Rinunciare a battersi su questa trincea significa voler galleggiare.
E a me,