Rombolà: “a San Luca mancano strutture di ricezione. Inoltre dal 1971 il borgo antico è stato abbandonato a se stesso a seguito di un’alluvione. Recuperare quelle bellissime case permetterà lo sviluppo di un albergo diffuso”
“A San Luca mancano strutture di ricezione. Inoltre dal 1971 il borgo antico è stato abbandonato a se stesso a seguito di un’alluvione. Recuperare quelle bellissime case permetterà lo sviluppo di un albergo diffuso. Il progetto, che potrebbe coinvolgere tanto il comune quanto i proprietari e gli investitori privati, permetterà l’arrivo del turismo nel pieno rispetto delle dinamiche di un piccolo centro preaspromontano”. Lo dichiara l’imprenditrice Adelina Rombolà, candidata consigliera nella lista ‘San Luca Klaus Davi Sindaco’. “Il flusso turistico – aggiunge – coadiuverà anche la nascita di attività commerciali strettamente legate al concetto di vacanza nella Calabria rurale. Dal punto di vista della copertura finanziaria la legge 158 del 6 Ottobre 2017, meglio nota come ‘Salva Borghi’, sarà un primo punto di partenza efficace per l’avvio del piano di recupero, considerando che gli stanziamenti sono previsti fino al 2023”.
Adelina Rombolà, nata nel 1977 a Catanzaro, vive attualmente a Davoli Marina. Laureata all’Istituto Universitario Orientale di Napoli in Lingue e Civiltà Orientali con una tesi Islamistica, scelta dettata dalla sua passione per tutti i culti religiosi. Da oltre dodici anni si occupa di micro ricezione turistica in Calabria. Imprenditrice che per scelta applica quella che definisce “economia gentile”, un tipo di attività economica, cioè, basata sull’armonia con il contesto socio culturale dell’ambiente nella quale si sviluppa e che prevede il rispetto della piena dignità di tutte le parti coinvolte nel processo produttivo (siano esseri umani, specie animali, vegetali o contesti storico-culturali). Nell’economia gentile non è previsto lo sfruttamento forzato finalizzato alla massimizzazione del guadagno ma ogni azione si basa sul principio “giusto guadagno, giusta vita”.