Differenziata a Messina, botta e risposta tra Amministrazione comunale e amministratori di condominio
Dopo la conferenza di stamattina, arriva puntuale la replica dell’Amministrazione comunale. Oggetto della querelle sono le sospensive del Tar di Catania su alcuni punti dell’ordinanza di De Luca sulla differenziata a Messina e con le quali il giudice ha disposto lo stop a oneri e sanzioni previsti a carico degli amministratori di condominio. Gli amministratori, con in testa l’ex consigliere comunale Zuccarello, anche stamattina in conferenza stampa hanno rinnovato l’invito all’Amministrazione comunale a sedersi al tavolo per discutere sulle criticità e sui correttivi da adottare per migliorare l’ordinanza e il servizio della differenziata. Ma se gli amministratori di condominio tendono la mano all’Amministrazione, altrettanto non può dirsi da parte della giunta De Luca, che per bocca dell’assessore Musolino risponde agli amministratori con un’altra nota stampa “di fuoco”, pur confermando la disponibilità ad un incontro. Ecco cosa dichiara Musolino e la riposta di Zuccarello all’assessore.
Musolino: “Gli amministratori adesso parlano di sicurezza, ricordo quando volevano creare una chiave universale per accedere in tutti i condomini cittadini”
“Spiace constatare che al di là delle dichiarazioni di facciata, nonostante la chiara linea dettata dal TAR, circa le disposizioni dell’ordinanza Sindacale n. 122/2018 in tema di raccolta differenziata, lo sparuto gruppo di amministratori condominiali tenti di sovvertire la realtà e mistificare i fatti, a cominciare dai presunti ‘no’ ricevuti dall’Amministrazione ad ogni loro proposta. Con loro mi sono incontrata insieme alla consigliera di Messina Servizi Mariagrazia Interdonato in più occasioni, nelle quali avevano preteso che il personale di Messina Servizi avesse le chiavi dei vari condomini per entrare nelle aree condominiali a prelevare i contenitori. E quando la società si è rifiutata di fare addossare una simile responsabilità sui propri operatori, Zuccarello e colleghi avevano suggerito di installare in ogni condominio una sorta di chiave universale con la quale la Messina Servizi avrebbe potuto aprire tutti i cancelli dei complessi condominiali di Messina”.
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“Vogliamo parlare dell’aumento della Tari scongiurata da Zuccarello? Continua a recitare il solito mantra sperando che qualcuno – fortunatamente pochi o nessuno – possa dar seguito alle sue speculazioni. Per il ritiro dei contenitori la MessinaServizi aveva dato la disponibilità ad entrare nei condomini senza alcun costo aggiuntivo – nè avrebbe potuto essere diversamente. Adesso tutti quei condomini che non dispongono di aree private e/o che per ragioni di sicurezza non vorranno consentire l’accesso ai mezzi della Società in house, verranno serviti con il sistema del porta e porta mediante raccolta con i mastelli, che ogni singolo condomino dovrà esporre al di fuori dell’area condominiale la sera in una fascia dalle 23,00 fino alle 5,00 dell’indomani mattina, e ritirare dopo le 5,20. Suggerisco dunque a Zuccarello, di smetterla di denigrare fatti oggettivi. Informeremo tutti gli Amministratori di Condominio, con una nota in corso di redazione, di tale specifica modalità di raccolta dei rifiuti lasciando ad ogni condominio la scelta sul servizio con l’alternativa della raccolta mediante contenitori dentro le aree condominiali o mediante mastelli individuali da esporre al di fuori delle aree condominiali e da ritirare sotto la esclusiva responsabilità dei signori condomini. Nell’un caso come nell’altro, sarà il Condominio a doversi occupare di esporre i contenitori o i mastelli e ritirarli”.
Zuccarello risponde a Musolino: “L’assessore getta fango sulla mia persona per mascherare i propri fallimenti”
“Abbiamo sempre voluto un confronto costruttivo con l’amministrazione comunale per migliorare un provvedimento che sin da subito aveva destato perplessità, ma le continue repliche contraddittorie e sopra le righe dell’Assessore Musolino non hanno permesso che ciò avvenisse“, parole dell’ex consigliere Zuccarello, che replica all’assessore Musolino.
Anche prima di proporre il ricorso al TAR, abbiamo espresso l’auspicio di sederci ad un tavolo tecnico per adottare tutte le modifiche necessarie ed abbiamo offerto diverse soluzioni, molte delle quali non avrebbero comportato alcun aggravio economico per l’amministrazione comunale.
Tale apertura al dialogo è sempre stata espressa anche dopo la proposizione del ricorso e dopo la favorevole pronuncia cautelare del TAR che accoglieva molte delle doglianze già da noi prospettate all’Assessore Musolino.
Considerata l’accusa rivoltaci dall’assessore di non ben conoscere le tematiche giuridiche affrontate dal Tribunale Amministrativo, ed al fine di fare chiarezza sulla pronuncia del TAR indicevamo la conferenza stampa tenutasi in data odierna alla quale venivano invitati i legali a cui abbiamo conferito mandato per impugnare l’Ordinanza Sindacale e spiegarne i contenuti, ed al termine di essa, nonostante l’esito della pronuncia potesse farci adottare toni trionfalistici, abbiamo rivolto l’invito a confrontarci ed abbassare i toni per raggiungere l’esito da tutti auspicato di avere una differenziata non solo sulla carta ma operativa e funzionante.
Certamente non mi aspettavo la stizzita replica dell’assessore che ha utilizzato toni esacerbati e dispregiativi ai quali mi è impossibile non replicare.
L’Assessore nel comunicato stampa odierno, nel tentativo di portare sul piano personale il dibattito introdotto da noi amministratori, e nello specifico la mia persona, sembra dimenticare che il ricorso è stato introdotto anche dall’ANACI, ovvero dall’associazione che vanta il maggior numero di iscritti, con cui il Sindaco e l’Assessore avevano fatto intendere di avere il consenso sulle modalità di attuazione della differenziata, associazione che era presente alla conferenza stampa di oggi e che ha spiegato che invero vi fosse un’intesa col comune per aprire un tavolo tecnico in realtà mai aperto.
Con riferimento all’unico incontro tenuto con l’Assessore, avvenuto il giorno prima della conferenza stampa dell’11.06.2019, la Musolino dopo l’ampio dibattito durante il quale noi amministratori avevamo prospettato varie soluzioni alternative ci disse che nessuna modifica poteva essere apportata all’Ordinanza perché non aveva le risorse economiche, di mezzi e personale per effettuarla diversamente da come congegnata, sottintendendo che, pertanto, sarebbero stati i condomini a doversi fare carico dei maggiori costi necessari a rendere operativa l’ordinanza, verità che si sono ben guardati dal comunicare ai cittadini tramite i loro consueti canali di comunicazione, ovvero, socialmedia, e che per tale ragione non sempre hanno compreso le ragioni dei nostri interventi.
All’Assessore infine voglio dire che non è grazie a lei che oggi abbiamo la possibilità di poter optare per una raccolta porta a porta o condominiale, ma se ciò oggi è possibile lo si deve proprio alla pronuncia del TAR che ha espressamente censurato sul punto il provvedimento impugnato.
Preciso inoltre che non ho mai affermato che vi sarebbe stato un aumento della TARI, ma ho sempre detto che per dare attuazione all’Ordinanza Sindacale, e sopperire ai loro deficit economici di mezzi, di personale ed organizzativi, vi sarebbero stati maggiori costi a carico dei condomini, e quindi un aumento delle quote condominiali, e per fare meglio comprendere ai cittadini che tali maggiori costi sarebbero stati a carico loro ho utilizzato il termine di TARI CONDOMINIALE, per fare comprendere che si trattava di un costo privato che si aggiungeva alla tassa dei rifiuti comunale, cosa che l’assessore ed il sindaco hanno sempre sottaciuto.
L’Assessore mi accusa di utilizzare toni mistificatori e di non volere instaurare un contraddittorio costruttivo, ma basterà rileggere i suoi comunicati stampa per comprendere che è lei che per cercare di deviare l’attenzione dal mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati (partenza della differenziata entro l’1.06.2019; raggiungimento del 65 % della raccolta differenziata entro il 31.07.2019) cerchi alibi, addossandomi responsabilità che non ho, e portando il dialogo su toni che certamente non mi appartengono, pur tenendo a precisare di essere laureato presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina, e pertanto, perfettamente in grado di comprendere i tecnicismi della pronuncia del TAR che probabilmente l’assessore non ha attentamente letto, viste le inesattezze da
Lei riferite, come meglio spiegate oggi dai miei legali e da quelli dell’ANACI.
Invito l’Assessore a non perdere ulteriormente il suo tempo a replicare al sottoscritto, ben potendo meglio impiegare il suo prezioso tempo, e svolgere l’attività per la quale viene retribuita a spese dei cittadini tutti, per raggiungere l’obiettivo della differenziata, il cui mancato raggiungimento degli obiettivi non è certamente imputabile a me ed ai miei colleghi amministratori di condominio, che ci siamo attivati per tutelare i cittadini pro differenziata ma, che ignari degli effetti dei vostri provvedimenti, non avevano compreso i maggiori costi cui andavano incontro, e nulla allo stato attuale ha impedito all’amministrazione di svolgere la propria attività, ma abbiamo dato ai cittadini la possibilità di scelta che prima veniva negata dalla vostra amministrazione”.