Ieri volente esplosioni ed espulsioni di materiale incandescente, oggi l’attività del vulcano Stromboli sembra essere rientrata nella normalità
Dopo violente esplosioni ed espulsioni di materiale incandescente, l’attività del vulcano Stromboli sembra essere rientrata nella normalità. Si sono registrate piccole scosse durante la notte. L’isola è avvolta da detriti e cenere che hanno invaso soprattutto la frazione di Ginostra. Ieri, oltre agli incendi, si è registrata anche una vittima, un escursionista 35enne di Milazzo, ed un ferito lieve. “Finalmente il mare, di nuovo il mare… quello più conosciuto e familiare però, quello che preferisco, quello della Spiaggia di Ponente di Milazzo, quello di casa…“: così Massimo Imbesi, allievo ufficiale di coperta, 35 anni, scriveva un anno fa su Facebook commentando la foto del proprio attestato conseguito come allievo ufficiale di coperta. L’uomo che ieri ha perso la vita a Stromboli amava il mare e i vulcani.
Mobilitate le squadre della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco, ed anche i canadair.
Al largo dell’isola delle Eolie è presente una nave, allestita per eventuale evacuazioni, dotata di viveri e materiale di pronto soccorso.
“Dall’alba siamo tutti impegnati a spalare detriti che raggiungono anche i sei-otto centimetri di altezza“, ha raccontato all’Adnkronos Gianluca Giuffrè, abitante di Ginostra. “Durante la notte che è stata relativamente tranquilla, abbiamo avvertito piccole scosse ma niente di più“.
Restano in azione vigili del fuoco e canadair per spegnere gli ultimi focolai provocati dai lapilli “sparati” dalla bocca del vulcano. I mezzi aerei si sono concentrati sulle aree più impervie dell’isola eoliana. Anche per molti residenti, soprattutto ristoratori e albergatori, l’emergenza è finita: ieri molti turisti erano andati via in direzione di Milazzo e della Calabria a bordo di traghetti e aliscafi. Anche la compagnia di navigazione Liberty Lines si è attivata per fronteggiare l’emergenza: con tre aliscafi straordinari sono state trasportate a Lipari e a Milazzo una settantina di persone, tra isolani e turisti, che volevano lasciare Ginostra. Altri quattro mezzi sono rimasti in allerta tutta la notte tra Salina e Lipari per eventuali emergenza.