Reggio Calabria, la cosca Libri ha fatto eleggere nel 2014 un consigliere regionale in cambio di favori
Diversi imprenditori e anche politici erano completamente al servizio della cosca Libri. E’ quanto emerso dall’indagine della Polizia coordinata dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato all’arresto di 17 presunti affiliati o vicini all’organizzazione criminale. “Affermati imprenditori e politici locali e regionali – dicono gli investigatori – erano asserviti totalmente alle volontà dei Libri in qualità di soggetti intranei o concorrenti esterni“. L’inchiesta ha accertato che nel corso degli anni i Libri hanno favorito alcuni imprenditori, apparentemente estranei a qualsiasi contesto mafioso ma in realtà coinvolti nelle dinamiche dell’organizzazione alla quale “partecipavano attivamente“. Imprenditori che, dicono ancora gli investigatori, assecondando da un lato le strategie d’investimento decise dalla cosca e ricevendo dall’altro importanti finanziamenti occulti, “hanno assunto posizioni di assoluto rilievo” nei settori di cui si occupavano. Di fatto, godevano della protezione della ‘Ndrangheta e allo stesso tempo la finanziavano.
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Le indagini sulla ‘Ndrangheta a Reggio Calabria hanno fatto emergere che nella prospettiva di un maggiore ed efficace sviluppo dei propri interessi criminali, la cosca Libri, oltre ad essere perfettamente in grado di interferire nelle dinamiche economico-imprenditoriali locali, è stata allo stesso tempo capace di infiltrarsi in quelle politico-elettorali del territorio cittadino, gestendo un consistente bacino di voti, convogliandoli a favore di soggetti compiacenti, senza esclusione di schieramenti politici, nell’ambito di un rapporto basato sul do ut des, destinato a favorire non solo la singola consorteria, ma il sistema ‘ndranghetistico nel suo complesso. I Libri hanno saputo elaborare raffinate strategie finalizzate a consentire l’elezione di soggetti che potessero agire quali loro preposti negli organismi istituzionali. Invero, l’ascesa politica fino al Consiglio Regionale di un soggetto politico reggino è stata costantemente supportata, fin dagli inizi, dalla cosca Libri. L’attività di indagine ha fornito importanti elementi sulla centralità del ruolo esercitato dalla cosca in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del novembre 2014. In quella tornata elettorale, la consorteria ha convogliato parte del proprio cospicuo bacino di preferenze elettorali, in cambio di favori, verso un politico di Reggio Calabria poi eletto al Consiglio della Regione.
‘Ndrangheta: arrestati noti imprenditori, un politico, un avvocato e un dentista
Tra gli arrestati figurano oltre ad elementi di vertice della cosca Libri, due noti imprenditori del settore edilizio, immobiliare e della ristorazione; un politico regionale, un avvocato penalista e un medico dentista, con l’accusa, a vario titolo, di far parte della cosca Libri o di averla favorita allo sviluppo del suo potere. Le indagini sono state condotte dagli investigatori della Polizia di Stato con il determinante supporto delle intercettazioni e delle dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia, grazie alle quali è stato possibile portare alla luce il pericoloso ed articolato intreccio politico-imprenditoriale-mafioso che ha determinato il graduale potenziamento della cosca Libri.
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‘Ndrangheta, storico blitz della Polizia nei confronti della cosca Libri: 17 arresti
Blitz della polizia contro la cosca Libri di Reggio Calabria. E’ in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione della polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare – 12 in carcere e 5 agli arresti domiciliari – emesse nei confronti di altrettanti soggetti, la maggior parte dei quali affiliati alla potente cosca Libri di Reggio Calabria: sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata liberta’ degli incanti, porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, tentata corruzione per atto contrario ai doveri dufficio. Gli investigatori della Squadra Mobile della questura di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo di Roma, coadiuvati dagli operatori del Reparto prevenzione crimine, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e sequestri di imprese e societa’. Impiegati oltre 150 uomini e donne della polizia di Stato. I particolari delloperazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle ore 11 presso la sala conferenze della questura di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, del Direttore Centrale Anticrimine, del questore di Reggio Calabria e del direttore del Servizio centrale operativo.