Reggio Calabria: una cornice maestosa, quella dei monti dell’Aspromonte , per una giornata trascorsa all’insegna della conoscenza e del divertimento per gli allievi delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado del Convitto
Una cornice maestosa, quella dei monti dell’Aspromonte , per una giornata trascorsa all’insegna della conoscenza e del divertimento per gli allievi delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado che si sono recati , il 30 maggio, accompagnati dai docenti Chiaia Anna Maria, Di Fazio Loredana, Ielo Caterina Maria , Stento Antonella e dagli educatori Catalano Pasquale, Cuzzocrea Giandomenico e Saccà Rosaria, presso l’Osservatorio della Biodiversità di Cucullaro. La proposta di educazione ambientale, organizzata dalla Professoressa Ielo, ha offerto ai discenti la possibilità di conoscere ed apprendere le relazioni tra le differenti componenti ecologiche attraverso esperienze pratiche , associando emozioni e momenti di riflessione che si basano su quattro principi:
• AMBIENTALE: possibilità di comprendere meglio le relazioni biotiche ed abiotiche degli ecosistemi nonché tra uomo e ambiente.
• EDUCATIVO: possibilità di acquisire valori legati al rispetto della vita in ogni sua forma;
• SOCIALE: possibilità di promuovere la responsabilità e la consapevolezza ambientale .
All’osservatorio della biodiversità di Cucullaro è attiva una stazione di inanellamento degli uccelli a scopo scientifico. La stazione partecipa al progetto ‘’MonITRing’’, un monitoraggio su scala nazionale, coordinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per verificare la situazione nelle comunità degli uccelli nel nostro Paese. I visitatori, grazie agli ornitologi ed esperti naturalisti, possono assistere alle attività di inanellamento e censimento scientifico dell’avifauna presente nell’area protetta oltre ad osservare a distanza ravvicinata alcune specie difficilmente individuabili in natura, coglierne i particolari del piumaggio e gli adattamenti morfologici.
I ragazzi , accolti dalle guide ufficiali del Parco , dopo aver visitato l’orto botanico e la pozza d’allevamento dell’ululone appenninico, sono stati coinvolti nei laboratori natura coordinati dagli esperti del Parco. Il percorso didattico ha entusiasmato tanto gli studenti i quali hanno dimostrato di ben conoscere le nozioni riguardanti flora e fauna da poco apprese sui banchi di scuola in conformità alla programmazione concordata dai docenti di scienze. Il ruolo del Parco Nazionale dell’Aspromonte per la conservazione e la gestione delle risorse ambientali e culturali del nostro territorio, il patrimonio naturale di inestimabile valore che ci appartiene e che è importante far conoscere alle nuove generazioni, l’educazione ambientale concepita come strumento per orientare i giovani verso la scelta di comportamenti e stili di vita consapevoli e rispettosi dell’ambiente , il filo conduttore dei tre diversi laboratori didattici proposti ai ragazzi e coordinati scientificamente dal dottore naturalista Giuseppe Martino . Il dottore Andrea Ciulla, ha curato il laboratorio sulla flora e la fauna del Parco affascinando e coinvolgendo i ragazzi e complimentandosi con le allieve Azzurra Morabito, Giulia Modafferi e Giulia Taverriti per della classe 1^ F , per l’originale e completo Erbario realizzato durante le ore di scienze. La dottoressa Noemi Evoli ,ha affascinato gli alunni con la storia , la cultura e le tradizioni del popolo aspromontano e l’ entomologa Elvira Castiglione, li ha condotti nel magico mondo degli insetti rivelando loro, in anteprima , un’ importante notizia. Nel corso di un progetto di ricerca riguardante la biodiversità delle aree umide, è stato rinvenuto un insetto fino ad ora sconosciuto. Gli autori della scoperta ( Francesco Poggi, Francesco Manti ed Elvira Castiglione) hanno individuato la nuova specie, un piccolissimo appartenente all’ordine del Emitteri e alla famiglia dei Cicadellidi, lungo tre millimetri e mezzo, e gli hanno dato il nome di Psammotettix aspromontanus, per ricordare la località dove è stato ritrovato, nelle immediate vicinanze di Montalto, la più alta cima aspromontana. Gli allievi hanno lavorato a gruppi nei vari laboratori ricevendo i complimenti delle guide per l’interesse dimostrato e l’attenzione verso argomenti veramente affascinanti e coinvolgenti. Dopo il pranzo in un noto Hotel di Gambarie dove alunni , docenti e guide hanno potuto gustare le prelibatezze preparate con grande arte culinaria , prodotti tipici ed una coppa di fragole con gelato , a conclusione di una splendida giornata, un’escursione nel bosco delle fate. In un‘aula insolita e veramente straordinaria, i discenti hanno appreso dal dottore faunista , Andrea Ciulla, preziose nozioni sulle specie arboree e arbustive presenti in Aspromonte, percorrendo un tratto del famosissimo percorso Italia.