Reddito di Cittadinanza, Zuccarello: “anche a Messina i Lavori Socialmente Utili possono essere eseguiti da chi percepisce il sussidio”

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Zuccarello: “anche a Messina i Lavori Socialmente Utili possono essere eseguiti da chi percepisce il Reddito di Cittadinanza”

“Visto che il nostro Sindaco più volte dichiara l’esigenza di dover esternalizzare dei servizi ai privati, vorremmo che prendesse in considerazione la nostra proposta in quanto, al fine di poter beneficiare del Reddito di Cittadinanza, bisogna eseguire – per un massimo di 8 ore a settimana – dei lavori di pubblica utilità, o meglio dei lavori socialmente utili. Infatti, i beneficiari del reddito di cittadinanza – “in coerenza con il profilo professionale” – sono tenuti ad offrire la propria disponibilità per la “partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni”. È l’articolo 4 – 15° comma – del decreto 4/2019 a stabilirlo, aggiungendo, quindi, un altro obbligo che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono tenuti a rispettare se non vogliono perdere il diritto al beneficio”, è quanto scrive in una nota Daniele Zuccarello, Presidente di Missione Messina. “Per continuare a beneficiare del sostegno economico riconosciuto a titolo di Reddito di Cittadinanza– prosegue- coloro che siglano il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione Sociale hanno il dovere di svolgere lavori di pubblica utilità. Quest’obbligo, però, sarà operativo solamente una volta che il Comune di residenza avrà pubblicato un decreto con il quale vengono predisposte le procedure amministrative utili per l’istituzione di questi progetti, i quali poi dovranno essere comunicati in un’apposita sezione presente sul sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza. Decreto che ogni Comune dovrà pubblicare entro i 6 mesi dell’entrata in vigore della normativa sul Reddito di Cittadinanza. L’obbligo varrà per tutti coloro che hanno il dovere di sottoscrivere il Patto per il Lavoro; quindi i maggiorenni, i non occupati e coloro che non frequentano alcun corso di studi. Per gli altri soggetti la partecipazione ai progetti di pubblica utilità è facoltativa. Pertanto, considerato quanto suddetto e il momento di difficoltà in cui oggi versa la nostra città, nonché la circostanza che tutti dovremmo fare ciò che rientra nelle nostre possibilità per migliorare Messina – ognuno con il proprio ruolo e competenza -, occorre evidenziare, quindi, il doveroso onere che incombe su chi già oggi sta ottenendo un beneficio economico pubblico, ovvero quello di rendersi utile per la collettività. Per i motivi sopra elencati, riteniamo, dunque, necessario un intervento dell’Amministrazione Comunale, affinché possa depositare dei progetti al Ministero, utili per la collettività, da far svolgere a coloro i quali, oggi, godono del beneficio del Reddito di Cittadinanza nella nostra città”, conclude.

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