A Messina l’evento promosso dall’Osservatorio sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Lucia Natoli, in collaborazione col C.E.A.
Si è svolta, nel Salone degli Specchi della Città Metropolitana di Messina, la Giornata della Consapevolezza ambientale, promossa in occasione del XII Anniversario della strage provocata dal rogo che investi’ il rifugio del Falco di Patti il 22 agosto 2007 e che causò la morte di sei persone.
L’evento promosso dall’Osservatorio sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Lucia Natoli, in collaborazione col C. E. A.(Centro educazione ambientale), è stato moderato dall’avv. Silvana Paratore che ha ricordato la figura di Lucia Natoli, donna sensibile ed attenta ai temi dell’infanzia e dei minori, ponendo l’accento sui rischi legati ai disastri ambientali.
A seguire i saluti del Presidente dell’Osservatorio Saro Visicaro, che ha sottolineato lo scopo della giornata mirante a rinnovare la memoria ed a sollecitare le pubbliche amministrazioni ad intervenire per quanto riguarda prevenzione e salvaguardia del territorio.
Incisivo il monito volto a realizzare la proposta di utilizzo del cortile interno all’isolato 88.
“È ora di acquisire consapevolezza della grande crisi ambientale e climatica che stiamo vivendo”, ha affermato il prof. Vincenzo Piccione, già docente dell’Università degli Studi di Catania.
“La definizione e gli obiettivi dell’educazione ambientale sono cambiati nel corso del tempo. Nell’accezione più ampia l’educazione ambientale può essere definita come uno strumento per responsabilizzare il cittadino e aiutarlo a modificare il proprio comportamento. L’educazione ambientale, come altri ambiti inerenti alla formazione civica dell’individuo, con le sue peculiarità e i suoi obiettivi va rapportata a un contesto particolare: si è evoluta in rapporto al cambiamento degli scenari globali e locali, ai profondi sconvolgimenti ambientali, spesso caratterizzati da vere e proprie emergenze, che hanno interessato tutto il Pianeta soprattutto negli ultimi decenni. Essa nasce come educazione alla tutela e alla conservazione della natura (1970 – Conferenza dell’Unione internazionale per la conservazione della natura) e, nel corso degli anni ’70, si amplia spostando l’attenzione sulle attività antropiche, sul rapporto di causalità tra salute e qualità dell’ambiente, sul progresso tecnologico: l’ambiente non è solo quello naturale ma anche quello costruito e quello sociale.
Concreto l’intervento del dott. Matteo Allone, Presidente dell’Associazione il Centauro Onlus che ha sostenuto come “l’incontro di consapevolezza ambientale debba essere un richiamo ad una vera e propria costante azione di educazione e di prevenzione. Il tema della prevenzione incendi, ha aggiunto, deve divenire un modo di essere e di fare. Trascurare l’ambiente significa morire. Essenziale è cominciare dalle proprie abitudini, da noi stessi”.
Emozione ha suscitato l’interpretazione a cura della prof. Ssa Rosà Maria Guarino di una poesia dedicata a Lucia Natoli, intitolata” Parlarsi oltre la vita”.