‘Ndrangheta, Mons. Oliva: “A quanti ancora seguono la via del crimine, delle estorsioni e del malaffare dico: cambiate strada”
“A quanti ancora seguono la via del crimine, delle estorsioni e del malaffare dico: cambiate strada”. Queste le parole del vescovo di Locri-Gerace , monsignor Francesco Oliva, commentando l’operazione, coordinata dalla Dda, che ieri ha portato all’arresto di 10 presunti affiliati alla ‘Ndrangheta. “L’operazione dei carabinieri e delle forze dell’ordine – sostiene monsignor Oliva – ridona fiducia e speranza ad una citta’ che non si sente abbandonata. Un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che hanno condotto l’operazione”. Il vescovo di Locri-Gerace esprime poi “solidarieta’ a quegli imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare. Ad essi e a quanti hanno avuto il coraggio della denuncia non trincerandosi nell’omerta’ esprimo l’incoraggiamento ad andare avanti e ad avere sempre la forza di denunciare ogni tentativo di estorsione e di richiesta di pizzo. Non bisogna arrendersi. E’ vero – aggiunge monsignor Oliva – che la violenza criminale mette a dura prova la nostra convivenza civile e toglie futuro alla nostra terra, ma le forze sane della nostra comunità sanno reagire ad essa e trovare il coraggio della denuncia. Siamo con quanti sono pronti a lottare nel difendere i propri diritti, anche a costo di pagare di persona”. Monsignor Oliva esprime “solidarieta’ anche al sindaco e all’amministrazione della citta’ di Locri per gli atti intimidatori subiti. Non lasciatevi intimorire da nessuno e non cedete alle tentazioni del facile interesse. Amministrare una citta’ e’ avere sempre come unico obiettivo il bene comune, e’ mostrare forza e coraggio di fronte alla prepotenza ed arroganza mafiosa. Senza mai sottomettere la funzione pubblica ad interessi di parte. Reagire e resistere costa, ma – spiega il vescovo locrese – è l’unica cosa che puo’ fare ben sperare”. Monsignor Oliva conclude: “A quanti ancora seguono la via del crimine, delle estorsioni e del malaffare dico: cambiate strada. La via del crimine e dell’illegalita’ non aiuta a vivere una vita degna. Seguite la via del lavoro onesto. Il denaro sporco non paga, ma distrugge la vostra vita, quella dei vostri figli e della vostra famiglia. Non continuate ad offendere la dignita’ del nostro popolo. E se fate professione di fede cattolica, sappiate che la scelta mafiosa e l’agire criminale contrasta con essa”.