Reggio Calabria: individuato il responsabile di 12 episodi di reato e condotte criminose, prevalentemente poste in essere contro donne individuate come vittime maggiormente vulnerabili
A conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine espletata dalla Polizia di Stato, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP Dr.ssa Maria Cecilia Vitolla, su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, nei confronti di B.C. cl.84, che negli ultimi 10 mesi si era reso responsabile di plurimi di reati predatori. Rapine, scippi e furti con destrezza posti in essere ai danni di cittadini di questo centro; azioni fulminee e talvolta violente realizzate per impossessarsi di borse ed effetti personali di ignare vittime, guadagnando poi la fuga a bordo di uno scooter con il quale percorreva le strade del centro cittadino a forte velocità, anche contromano, mettendo in serio pericolo la sicurezza pubblica dei passanti. L’attività di prevenzione svolta dal personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Volanti ha permesso di individuare il responsabile quale autore di ben 12 episodi di reato e condotte criminose, prevalentemente poste in essere contro donne individuate come vittime maggiormente vulnerabili. L’analisi delle caratteristiche fisionomiche descritte in denuncia dalle vittime ha consentito agli esperti analisti dell’Ufficio Volanti di individuare nelle immagini presenti nei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati esistenti in città, il soggetto sospettato dei descritti reati che, poi, è stato riconosciuto dalle vittime.
Il passo successivo delle indagini è consistito nel tentare di dare un nome al volto individuato a cui si è giunto grazie al confronto delle immagini con le fotografie di tutti i soggetti già indagati dalla Squadra Mobile e dall’Ufficio Prevenzione Generale per reati analoghi. Acquisita la somiglianza con un soggetto detenuto agli arresti domiciliari, si è proceduto al monitoraggio di suoi spostamenti effettuati con evasione dalla misura cautelare. Infatti, risultava che negli orari nei quali venivano consumate le rapine il soggetto era stato ripreso dai sistemi di videosorveglianza al di fuori dell’abitazione comprovando così, la sua responsabilità nei reati ascrittigli. Addirittura, in almeno due occasioni, è risultato che il BC ha commesso le rapine approfittando di permessi di allontanarsi dal domicilio dove scontava la detenzione domiciliare, dovendo prelevare il figlio da scuola. L’arresto, che registra un nuovo importante risultato nella lotta al crimine diffuso, con particolare riguardo ai reati predatori, è frutto della perfetta sinergia tra la Polizia di Stato ed i cittadini vittima dei reati. La professionalità degli operatori della Polizia di Stato, che utilizzano sapientemente le apparecchiature elettroniche poste loro a disposizione e sfruttano la grande conoscenza degli ambienti criminali cittadini, hanno portato all’emissione, da parte dell’Autorità Giudiziaria competente, dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere