Reggio Calabria, lo scandalo “parentopoli” del Pd si allarga: Falcomatà nomina anche la moglie di un suo consigliere comunale [NOMI e DETTAGLI]

StrettoWeb

Reggio Calabria, nuovi dettagli sulle nomine del Sindaco Falcomatà: si allarga lo scandalo “parentopoli” nel Partito Democratico reggino già travolto da numerose inchieste giudiziarie

Lo scandalo “Parentopoli” nel Partito Democratico di Reggio Calabria si allarga a macchia d’olio: emergono nuove nomine legate alle famiglie di elementi dell’Amministrazione Falcomatà in un “triangolo rosso” tra gli enti che lo stesso Pd guida da ormai cinque lunghissimi anni: il Comune, la Città Metropolitana e la Regione. La scorsa settimana aveva pubblicato tutti i nomi di mogli, figli e nipoti di politici del Pd assunti nei gruppi consiliari. Oggi emerge una nuova nomina fatta stavolta dal Sindaco Giuseppe Falcomatà in persona, che con decreto del 13 Maggio 2019 ha nominato il nuovo Garante Metropolitano dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale della Città Metropolitana di Reggio Calabria e dei 5 componenti dell’Ufficio del Garante. Tra questi, spicca il nome di Elena Nasso, moglie del consigliere comunale del PSI Antonino Ruvolo (insieme nella foto a corredo dell’articolo), esponente politico organico alla maggioranza di Governo di Palazzo San Giorgio e all’Amministrazione Comunale con tanto di delega alla Protezione Civile ufficialmente assegnata dal Sindaco a febbraio 2015.

E’ chiaro che in queste nomine non c’è nulla di illegittimo dal punto di vista strettamente giudiziario, ma se il Sindaco continua a sbandierare la bandiera dell’onestà e della trasparenza ad ogni incontro pubblico, evidentemente cozza con il buon senso di scelte poco trasparenti, legate a logiche della vecchia politica e soprattutto in estrema contraddizione con le stesse posizioni che hanno caratterizzato la precedente stagione politica, quando il Pd si trovava all’opposizione e gridava allo scandalo per molto meno.

Reggio Calabria, “Parentopoli” del Pd: la moglie di Ruvolo scrive a StrettoWeb, “figura individuata con avviso pubblico sulla base di comprovati titoli senza vantaggi economici”

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